TAV BRESCIA VERONA: OSSERVATORIO TRASPORTI, CONDIVISIBILI RILIEVI CORTE EUROPEA

Il rapporto della Corte dei Conti dell’Unione Europea sullo stato di salute dell’Alta velocità ferroviaria nel Continente conferma l’inefficienza del progetto TAV Brescia Padova . L’analisi costi benefici dell'Alta Velocità ferroviaria tra Brescia- Verona e Padova richiesta da tempo da esperti e ambientalisti oggi viene invocata anche dai magistrati contabili europei. Come non prendere atto che il progetto costa a chilometro il triplo di quello che è costato in Francia o Spagna e che il tracciato salta colpevolmente il lago di Garda, rinunciando al più grosso mercato turistico del Nord Italia. Inoltre si insiste con l'Alta Velocità su una tratta breve quando sarebbe più funzionale un sistema tradizionale (max 240 km/h), meno rumoroso, meno costoso, meno veloce e meno energivoro. L'attuale tracciato attraversa i vigneti del Lugana anziché affiancare la linea storica, distrugge l’ambiente e la ricchezza dei vigneti più di quanta ne crea con l'Alta Velocità. Un raddoppio funzionale della sede storica costerebbe il 30% in meno consumerebbe meno suolo e assicurerebbe la fermata sul garda e il potenziamento di tutti i trasporti: per pendolari, passeggeri intercity e merci in collegamento anche con il Brennero.

Dario Balotta

Presidente Osservatorio Nazionale Liberalizzazioni Infrastrutture e Trasporti