Cresce la polemica sulle istanze dei pendolari
Come rappresentanti di vari comitati pendolari della Lombardia non possiamo astenerci dal commentare
l’analisi realizzata dall’assessore ai trasporti di regione Lombardia Terzi per descrivere le origini del
deprecabile e progressivo peggioramento delle condizioni di viaggio dei 750.000 pendolari lombardi per
mano di TRENORD. L’articolo a cui ci riferiamo è stato pubblicato in data 12/11/2018 sul quotidiano “La
provincia – Quotidiano di Cremona e Crema”. L’articolo viene posto qui accanto in versione integrale in
quanto questo comunicato vuole commentare punto su punto quella che noi riteniamo la limitata e
semplicistica analisi condotta dall’assessore. Ognuno dei pendolari membro dei nostri comitati condivide
quanto sotto riportato e chiede di avere dei chiarimenti ad una serie di domande che perennemente ci
arrovellano negli interminabili minuti trascorsi in piedi su un treno in ritardo
“..CHE IL SERVIZIO FERROVIARIO LOMBARDO VERSI IN
CONDIZIONI INACCETTABILI E’ QUANDO RICONOSCIUTO DALLA
GIUNTA” Mi spiace molto che la giunta precedente dello stesso
colore politico di quella attuale in Lombardia non abbia
assolutamente notato la cosa. Forse perché nella politica delle
chiacchiere e dello scarica barile per arrivare a scranni sempre
più importanti, la mistificazione di eccellenze rende di più in
termini di voti (10/2016 P. Grimoldi, Segretario della Lega
“Trenord è un’eccellenza lombarda”). Effettivamente in
Lombardia non siamo avvezzi a bizantinismi ma direttamente a
travisare la realtà quasi a toccare la spudorata menzogna, alla
luce dei fatti e della resa senza condizioni di Regione (e di
conseguenza dei 750.000 Pendolari lombardi) davanti
all’incompetenza gestionale di Trenord.
Lo stesso Ex assessore Sorte, dall’alto della sua lungimiranza e
competenza a giugno 2018 (Corriere della Sera, Bergamo) si
domandava “basito” come fosse possibile che esattamente con
l’avvio del suo nuovo incarico come deputato alla camera, «Da
qualche mese tutto è peggiorato» a livello di trasporto su ferro
in Lombardia. Lui la sua parte l’ha fatta, i treni nuovi con i soldi
della regione li ha comprati, casualmente proprio in piena
campagna elettorale. Ma Il fatto che l’età media dei treni
circolanti fosse di 30 anni, e che i treni nuovi servissero come il
pane, non lo scopriva certo all’ultimo mese della sua sterminata
cavalcata di successi amministrativi del suo mandato regionale,
oppure Si? Purtroppo tra le tante cose che non aveva messo a
fuoco c’era anche la lezione DEI TRENI PER EXPO 2015,
ricordandosi troppo tardi che i treni non li vendono in
concessionari come le auto, ma che servono anni perché siano
consegnati.
MOLTO SPESSO LE CAUSE DI GROSSI PROBLEMI SONO MOLTO
PIU SEMPLICI E VICINE A NOI DI QUANTO POSSIAMO
IMMAGINARE ASSESSORE TERZI
CHE FORSE IL PROBLEMA DI TRENORD INIZI PROPRIO DAL FATTO
CHE UN EX ASSESSORE DOPO 2-3 MESI NON RIESCA A
CAPACITARSI DEL DISASTRO IN CUI VERTE UNA BUONA PARTE
DELL’OGGETTO DEL SUO EX MANDATO AMMINISTRATIVO, E
CIOE’ il trasporto su ferro in questa regione? FACCIO NOTARE
CHE SORTE NON VIENE CITATO NEANCHE UNA VOLTA NELLA
SUA ANALISI, ASSESSORE TERZI.