PIANESE (COISP): GESTIONE IMMIGRAZIONE NON PUO’ ESSERE DELEGATA A FORZE DI POLIZIA

PIANESE (COISP): GESTIONE IMMIGRAZIONE NON PUO’ ESSERE DELEGATA A FORZE DI POLIZIA, L’ITALIA E’ UNA POLVERIERA “Le notizie di stampa delle ultime settimane, che continuano a raccontare di scontri tra residenti e immigrati dal Nord al Sud del Paese, dimostrano come la questione dell’integrazione non è affrontata attraverso politiche adeguate, ma continua ad essere trattato come un problema di ordine pubblico e subappaltato alle Forze di Polizia”. E’ quanto afferma Dom...

PIANESE (COISP): GESTIONE IMMIGRAZIONE NON PUO’ ESSERE DELEGATA A FORZE DI POLIZIA, L’ITALIA E’ UNA POLVERIERA “Le notizie di stampa delle ultime settimane, che continuano a raccontare di scontri tra residenti e immigrati dal Nord al Sud del Paese, dimostrano come la questione dell’integrazione non è affrontata attraverso politiche adeguate, ma continua ad essere trattato come un problema di ordine pubblico e subappaltato alle Forze di Polizia”. E’ quanto afferma Domenico Pianese, Segretario Generale del COISP – il Sindacato Indipendente di Polizia. “Le indagini sullo sgombero di via Curtatone – prosegue Pianese - stanno dimostrando quanto fosse delicata la situazione in quello stabile, anche per una presenza criminale forte e pericolosa. Ma anche episodi di violenza come quello del centro di accoglienza nel quartiere Tiburtino III, la guerriglia di Torino, le risse a Catania, Cagliari e Trieste, dimostrano che ci troviamo in tutta Italia di fronte ad una vera e propria emergenza generata da politiche sociali disattente e inefficaci da parte delle amministrazioni coinvolte. Le Forze d  i Polizia intervengono per rimuovere le situazioni di illegalità e per garantire la sicurezza dei cittadini e spesso quando ormai, come ha rimarcato il Capo della Polizia, l’uso della forza è inevitabile. L’intero Paese è una polveriera, ed è inaccettabile che ogni intervento delle Forze dell’Ordine venga attaccato in maniera strumentale, quando in realtà il problema è a monte e riguarda le responsabilità di chi consente che si creino pericolose sacche di disagio, terreno di coltura dell’illegalità, e di intolleranza. La gestione dei flussi migratori e l’accoglienza dignitosa dei profughi non può diventare un semplice problema di ordine pubblico, scaricato sulle Forze dell’Ordine che vengono, tra l’altro, lasciate senza mezzi tecnici adeguati, senza risorse umane sufficienti, senza tutele legislative per chi opera sul campo per tutelare i cittadini onesti ed è esposto, ancor più che alle aggressioni violente, alle critiche feroci di alcuni organi di stampa e di alcuni espone  nti politici che non perdono occasione per scagliarsi contro chi veste una divisa”.