L’ira del Coisp dopo i commenti seguiti alla morte di due colleghi a Ravenna

 L’ira del dopo i commenti seguiti alla morte di due colleghi a Ravenna: “Alle offese siamo abituati, ma questa è pura disumanità e denota un chiara appartenenza all’antistato, l’Amministrazione reagisca” “E’ inconcepibile tollerare atteggiamenti di assoluto spregio nei confronti di chi ha come unica colpa il fatto di aver scelto di portare la divisa. Oltraggiare due Poliziotti che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere non è poca cosa. Arrivare a tanto è espre...

 L’ira del dopo i commenti seguiti alla morte di due colleghi a Ravenna: “Alle offese siamo abituati, ma questa è pura disumanità e denota un chiara appartenenza all’antistato, l’Amministrazione reagisca” “E’ inconcepibile tollerare atteggiamenti di assoluto spregio nei confronti di chi ha come unica colpa il fatto di aver scelto di portare la divisa. Oltraggiare due Poliziotti che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere non è poca cosa. Arrivare a tanto è espressione di pura inumanità, e connota una chiarissima appartenenza all’antistato di fronte alla quale l’Amministrazione ha il dovere di reagire, per il rispetto dovuto alle proprie donne e ai propri uomini, e per la difesa ferrea dei principi, degli ideali e delle istituzioni che essi rappresentano”. Non nasconde la propria ira Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo i gravissimi commenti seguiti al decesso dei due Poliziotti che nella notte dello scorso 17 settembre, a Ravenna, hanno perso la vita nel drammatico incidente di cui sono rimasti vittime mentre si recavano a compiere un intervento presso un campeggio con l’auto di servizio che è uscita di strada schiantandosi contro un albero. “La morte di Pietro Pezzi, 29 anni, e Nicoletta Missiroli, 54, ha funestato non solo le rispettive famiglie, amici e conoscenti, ma l’intera Polizia di Stato che piange ancora la scomparsa di due colleghi valorosi ed encomiabili - spiega Pianese -, ed ha suscitato numerose manifestazioni di vicinanza e affetto, e però incredibilmente abbiamo dovuto registrare sui social inconcepibili e terrificanti commenti di alcuni che hanno gioito della morte di due persone, ‘accusandoli’ di appartenere alla Polizia di Stato e perciò stesso di meritarla. Non ci pare ci possa essere maggior dimostrazione del fatto di appartenere a quella minima e repellente parte di società che rifiuta l’esistenza stesa di leggi e istituzioni statali, disprezzando e odiando dunque profondamente chi le difende e le rappresenta e con esse difende e rappresenta i cittadini per i quali infatti non esita a sacrificare la vita”. Di qui la lettera inviata dal Coisp al Ministero dell’Interno “perché – insiste Pianese - venga rappresentata ai competenti Uffici Centrali e Territoriali l’esigenza di individuare e perseguire nel rigoroso rispetto della legge i soggetti responsabili di tali gravissime affermazioni, perché difendere la legalità è anche e soprattutto questo”.