2 Maggio 2017 Alessandra Meola Alla squallida collezione di bottini si direbbe che il ladro del Mercoledì abbia aggiunto un altro magro trofeo. Qualche giorno fa infatti, in via Legnani, al limitare della zona pedonale, una anziana signora è stata aggredita con le stesse  modalità descritte nei furti di 40 e 60 euro, ai danni rispettivamente di una merceria e di una enoteca saronnese: con un taglierino e a volto scoperto. O una drammatica analogia o probabilmente lo stesso autore dietro il malefatto. La donna, 80enne, è stata strattonata violentemente ma, tuttavia,  è riuscita a mantenere l'equilibrio senza cadere. Dentro la sua borsetta solo 10 euro e il telefonino. La signora ha chiesto, poi, prontamente aiuto ai passanti e ha allertato le Forze dell'ordine.   In una zona così riccamente costellata di telecamere parebbe incredibile che non sia stato possibile tracciare ancora un identikit del colpevole, ma bisogna considerare che al vaglio degli inquirenti ci sono più prove e descrizioni da intersecare e far combaciare. Una operazione, dunque, più complessa.   Tra i vari indizi occorre soprattutto studiare la scelta metodica del Mercoledì come giorno di azione e a cosa essa sia vincolata: un mero fattore logistico o anche sociale, in virtù del mercato che si svolge in questo giorno?   Ma ora ogni ipotesi resta sospesa proprio come il fiato dei commercianti e dei liberi cittadini, tutti al varco del Mercoledì che sta per affacciarsi.