Rissa sfiorata in consiglio comunale a Saronno
- /
- 02 maggio 2017 Saronno
Saronno 01 Maggio 2017 Alessandra Meola.
Lo scorso 28 aprile in consiglio comunale a Saronno si è sfiorata la rissa Una approvazione di bilancio che ha acceso molti animi e che farà ancora parlare di sé è stata quella che si è appena svolta lo scorso 28 Aprile, presso la sede municipale di Saronno. Il sindaco stesso, Alessandro Fagioli, sentendosi aggredito da più parti ha avuto una reazione accalorata, replicando alle accuse di esser disonesto e razzista, mentre il leader ...
Saronno 01 Maggio 2017 Alessandra Meola.
Lo scorso 28 aprile in consiglio comunale a Saronno si è sfiorata la rissa Una approvazione di bilancio che ha acceso molti animi e che farà ancora parlare di sé è stata quella che si è appena svolta lo scorso 28 Aprile, presso la sede municipale di Saronno. Il sindaco stesso, Alessandro Fagioli, sentendosi aggredito da più parti ha avuto una reazione accalorata, replicando alle accuse di esser disonesto e razzista, mentre il leader del Carroccio, Angelo Veronesi, si è sentito nell'onere di scusarsi con la emittente radiofonica sintonizzata, che raccoglieva in diretta l'evento. Ma partendo con ordine, tutto si è verificato in una giornata piovosa, che ha visto una scarsa partecipazione cittadina, ai minimi storici, e una agguerrita opposizione da parte di Pd e Cinque Stelle. [caption id="attachment_42536" align="alignright" width="300"] Nicola Gilardoni[/caption] Ha esordito Nicola Gilardoni, del Partito Democratico, imputando alla classe direttiva la presunzione di essersi attribuita meriti per delle realtà, in vero, già sussistenti a Saronno da 20 anni, e asserendo che le relazioni redatte dagli assessori erano "esilaranti". A rincarare la dose si è unito Franco Casali (Tu@saronno) lamentando la mancata bonifica delle falde, malgrado quella già effettuata dell'area ex Cantoni. Anche Davide Vanzulli, Cinque Stelle, ha sposato la posizione del Pd, tutta scagliata contro la presunta "autocelebrazione"della maggioranza, mentre Francesco Licata, Pd, ha chiesto delucidazioni sulle riduzioni nei costi per i servizi sociali, nella quota di 150 mila euro. A fronte di tanti spinosi attacchi da più fronti, il sindaco Fagioli si è difeso parlando dell'impegno profuso dai suoi con provvedimenti destinati non solo alle infrastrutture, ma volti anche alla sorveglianza, con l'installazione di ben 42 telecamere in più e ad una rinnovata coscienza green, tramite iniziative avvenute o ancora in embrione. È stato chiesto, dunque, un giudizio ma a cose fatte, senza il pregiudizio, dando il tempo alla maggioranza di poter correggere la rotta semmai, prima di procedere al massacro. Durante la seduta di bilancio, sono emerse anche le cifre proposte dal vicesindaco Pierangela Vanzulli, sui dati introitati: ben 9 milioni circa provenienti dall'Imu e 265 mila dell'evasione della stessa, 44 mila euro di Tasi per le case di Lusso e 177mila ricavati dal recupero della tassa rifiuti. I proventi delle multe, invece, si sono rivelati in calo attestandosi a 618 mila euro, contro gli 815 mila, nel 2015. Del resto, come ha spiegato la relatrice di maggioranza, sono stati effettuati anche tagli statali nella somma di 240mila euro, malgrado gli ingressi economici stanziati dalla Regione e dal progetto Dat. Nel corso del consuntivo si è posto l'accento, poi, sui risultati ottenuti nel 2016, quali la messa in sicurezza delle scuole, le opere allo stadio e il rifacimento della pista di atletica. Alla fine,in tarda sera inoltrata , si è giunti ad una approvazione della seduta, nonostante i voti contrari di Pd e Cinque Stelle.