30 Aprile 2017 Alessandra Meola Un atto barbarico e potenzialmente  pericoloso. Questo è quanto accaduto nel preserale e nella notte di Venerdì 27 Aprile, in due punti di Saronno: all' uscita dalla Stazione di Saronno Sud e in via Ungaretti.    Degli affiliati chiodini, infatti, lanciati presumibilmente qualche tempo prima, disseminavano il manto stradale,  con lo scopo sicuro di cagionare quantomeno disagi o qualcosa di più terribile.    Il primo episodio si  è registrato alle 19, quando i pendolari, scendendo dai treni, si sono avveduti di questi ferretti taglienti sparsi per la via antistante. Tre malaugurati autisti che passavano proprio di lì  nel mentre, ne  hanno fatto le spese: gomme squarciate, col rischio di perdere il controllo del mezzo.  Le forze dell'ordine , immediatamente allertare, sono intervenute sul posto deviando il traffico verso la via San Carlo. Nella speranza che quello sarebbe stato l'unico caso , si è provveduto ad una pulizia tempestiva del percorso,  ma alle 22.30, forse la stessa mente ha agito di nuovo, spostando il suo bersaglio.    Dei piccoli pezzi metallici sono stati  rinvenuti, infatti, in quelle ore in via Ungaretti, una arteria non principale, ma  ugualmente  frequentata, in virtù di un parcheggio lì presente che dà accesso anche ad una palestra e alla "Exit spa". A pagare l'atto vandalico anche qui un guidatore, che si è trovato gli pneumatici del veicolo tagliati.    Ancora una volta la Polizia stradale è entrata in scena , sbarrando il flusso cittadino all'incrocio con via Piave e all'intersezione opposta con via De Sanctis. Trattandosi, però,  di ferraglie minute e frastagliate, l'operazione non si rivelava particolarmente semplice  e  l' oscurità non giocava a favore. Si è pensato così di attendere il chiarore delle prime luci del giorno seguente e di passare per tutta la via con la spazzatrice di Econord.   Se volessimo riallacciare  l'episodio alla cronaca recente, anche nel marzo di quest' anno nel parcheggio fra via Volonterio e via Varese , una dozzina di chiodi di diversa fattura, erano stati lanciati per terra.    In quella occasione erano però tricuspidi , cioè a tre punte, mentre questi sparsi adesso  apparivano più  frattaglie meccaniche triturate ed eterogenee.   Può essere che dietro tali vicende si celi , dunque, la stessa mano oppure quella di un malsano emulatore. L'inchiesta è stata aperta.