MEGLIO DI BEAUTIFUL la vicenda della giunta saronnese.
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- 27 marzo 2018 Saronno
MEGLIO DI BEAUTIFUL È più intricata e avvincente di una puntata di la vicenda della giunta saronnese. Colpi di scena a ripetizione, tanto che nelle nostre famiglie non si discute più di Ridge o di Brooke, ma risuonano per casa frasi come “Chi mette il sindaco al posto di Tizio?” o “Accetterà Caia le deleghe che non valgono una beata ***?” O ancora, più semplicemente: “Caro, dimmi le ultime della Giunta, io ero al lavoro e non ho potuto seguire”. I due personaggi americani si amano, tradis...
MEGLIO DI BEAUTIFUL
È più intricata e avvincente di una puntata di la vicenda della giunta saronnese. Colpi di scena a ripetizione, tanto che nelle nostre famiglie non si discute più di Ridge o di Brooke, ma risuonano per casa frasi come “Chi mette il sindaco al posto di Tizio?” o “Accetterà Caia le deleghe che non valgono una beata ***?” O ancora, più semplicemente: “Caro, dimmi le ultime della Giunta, io ero al lavoro e non ho potuto seguire”.
I due personaggi americani si amano, tradiscono, lasciano e riprendono dal 1987, mentre Forza Italia e la Lega si amano, tradiscono, lasciano e riprendono dal ’95, quindi da non molto tempo dopo. E questo amore litigarello è probabilmente il cuore anche della attuale vicenda.
Tornando a Saronno, nei caffè di Corso Italia impazza il totoassessore: “Punto cinquanta euro su Sempronio al Commercio!” “Ci sto. Per me ci mette Filano”.
Pare inoltre che sia stato inventato un gioco che si chiama “inventa la delega”: vince naturalmente chi concepisce la delega più bislacca e inutile.
Le più recenti non scherzano. Ci riferiamo a quelle alla genericissima “Comunicazione” e alla misteriosissima “Valorizzazione del territorio” appena istituite dal sindaco con uno dei suoi ultimi ukase. Il passaggio dell’ex assessore alla Cultura a tali deleghe sembra proprio una diminutio capitis. Farà quadrato attorno a lei il partito nel quale l’assessore è in quota? Conoscendone la forte tempra, questa è l’ultima delle attuali preoccupazioni del sindaco, e l’assessore dovrà mestamente lasciare il suo ufficio al pian terreno del Comune senza che nessuno le esprima il suo rammarico neppure sussurrando. Quindi te lo esprimo io ad alta voce, cara Lucia, per la tua simpatia e per tutte le manifestazioni che abbiamo curato assieme. E non avertene a male se non te ne arriveranno altre. Non sia mai che il sindaco sappia, e salti un altro assessore.