Zangrillo (FI): "Dopo il no alle Olimpiadi, ora anche il no alla Tav. Appendino sceglie l'eutanasia della città"
"Appendino e M5S ormai hanno scelto la propria linea politica per questo ultimo scorcio di legislatura. Hanno preso una città in coma vigile, dopo trent'anni di pessimi governi delle sinistre, e hanno deciso di applicare una forma di eutanasia assistita". Ad affermarlo il coordinatore regionale di Forza Italia in Piemonte, Paolo Zangrillo, a nome di tutti i parlamentari piemontesi, dei dirigenti e militanti del partito.
Aggiunge il deputato azzurro, capogruppo in Commissione Lavoro a Montecitorio per Forza Italia: "Appendino oggi decide di tornare a fare opposizione invece di guidare il capoluogo piemontese come leader di una forza di governo. L’antipasto lo avevamo avuto già sulla vicenda delle Olimpiadi, dove il sindaco non vedeva l'ora che il progetto di riportare i Giochi invernali all'ombra della Mole naufragasse. Oggi si replica sulla Tav. Siamo di fronte ad una forma gravissima di irresponsabilità politica: pur di accontentare le frange estremiste del No, costi quel che costi, si riportano le lancette di Torino e del Piemonte indietro di decenni, mandando a quel paese posti di lavoro e opportunità di sviluppo e crescita".
Conclude Zangrillo: "Probabilmente il Movimento, che comprende di essere condannato a perdere il prossimo anno le elezioni regionali e nel 2021 la guida di Torino non vuol lasciare nulla da governare a chi avrà l'onere di venire dopo di loro. Il primo cittadino sta scrivendo l’epitaffio della nostra Città. Forza Italia oggi sarà davanti al Comune alle ore 14, in concomitanza del Consiglio comunale, con una rappresentanza di militanti, per testimoniare la propria contrarietà alla deriva sfascista di Appendino e dei Casaleggio boys".
"Massima solidarietà ai consiglieri comunali di Forza Italia, alle associazioni d'impresa e a tutti gli uomini e le donne di buonsenso che oggi pomeriggio manifesteranno davanti a Palazzo di Città contro la sindaca Chiara Appendino e contro l'idea di decrescita felice che ben rappresenta". Lo afferma l'onorevole Diego Sozzani, capogruppo di Forza Italia in Commissione Trasporti a Montecitorio e responsabile azzurro del Dipartimento nazionale Lavori Pubblici.
"Di Chiara ormai c'e' solo la deriva dell'Italia e l'arroganza dei 5 Stelle, che rischiano di portarci letteralmente alle stalle. Rimango basito di fronte all'incoerenza di una classe politica che prima, per bocca del vicepremier Di Maio, dichiara di volere promuovere l'intermodalita' dei trasporti all'inaugurazione del servizio Mercitalia Fast, poi pero' stralcia i poli logistici di Novara e Mortara dal DL Urgenze, mortificando l'intero nord ovest. In confronto, Machiavelli era un principiante".
"Ha ragione il coordinatore regionale Paolo Zangrillo nell'affermare che Appendino e M5S hanno ormai scelto la propria linea politica per questo ultimo scorcio di legislatura ovvero quella dell'eutanasia assistita. Dopo la rivoluzione parcheggi su base ISEE, dopo l'istituzione di fasce reddituali anche per gli abbonamenti ai mezzi pubblici con aggravi sulla categoria dei pensionati e dopo l'annuncio di una nuova ZTL sulla scorta dell'Area C di Milano, Appendino e compagni si preparano a un nuovo gigantesco fallimento, che però questa volta rischia di rovinare mezzo Paese. Qualcuno li fermi, prima che sia troppo tardi", conclude Sozzani.
"Comprendo che il Movimento Cinque Stelle stia pensando seriamente di spostare il fuso orario da Roma al Tunnel del Brennero, in onore del ministro Toninelli; resto però esterrefatto che un sindaco, per quanto legato al suo partito, sposi una linea tanto masochista e che getterà il capoluogo torinese in un blackout economico totale. Gli ideologi grillini hanno un bel coraggio a continuare a perorare la teoria della decrescita felice. Non basterebbero 60 miliardi di euro di Manovra per coprire la domanda di reddito di cittadinanza che si genererà a seguito della decisione di bloccare il cantiere TAV. Diventeremo da città più cassaintegrata d'Italia a città con più richieste di rendita di povertà d'Europa". Ad affermarlo il deputato di Forza Italia Roberto Rosso, componente della Commissione Trasporti a Montecitorio.
Aggiunge Rosso: "Ormai Appendino ha abdicato al suo ruolo di sindaco di tutti i cittadini per ergersi a paladina dell'elettorato grillino che vorrei ricordarle a Torino ormai rappresenta uno stiracchiato 20 per cento; se non meno. Il Piemonte e il Nord Italia sono ostaggio di un partito che ha un unico punto nel programma: smontare quanto fatto da chi li ha preceduti, purtroppo anche ciò che funzionava. Rottama tanto per rottamare e accontentare il rancore di piccole minoranze organizzate come i No Tav. Personalmente presenterò un esposto alla Corte dei Conti visto che l'analisi costi-benefici, commissionata dal ministro Toninelli, dopo il degenerare degli eventi che porterà il Comune di Torino a sposare la linea oltranzista no Tav, è stata un incredibile spreco di soldi pubblici".