Ema ad Amsterdam contrari Danilo Oscar Lancini (Lega), Elisabetta Gardini (FI) e Patrizia Toia (PD),

le capacità operative verranno minate da una perdita significativa di personale (ben il 30% in meno) e i maggiori costi rispetto a Milano andranno a pesare sul bilancio.

Europarlamentari italiani: “Vicenda EMA pagina grigia della storia europea. Chi nega il problema non comprende il danno che subiranno i cittadini”

Uniti a di là degli schieramenti diversi, caso forse unico, gli europarlamentari italiani schierati in difesa di EMA (Agenzia europea per i medicinali (EMA)

L'EMA” garantisce la valutazione scientifica, la supervisione e il controllo della sicurezza dei medicinali per uso umano e veterinario nell'UE”, funzione pubblica non da poco in un settore delicato e importante.

Sarà la sua importanza e rilievo sulla salute oltre alla difesa degli interessi nazionali, che ha spinto alcuni europarlamentari tra i più noti, a prendere posizione compatti.

 

“Il voto del Parlamento Europeo che conferma il passaggio di EMA ad Amsterdam rappresenta l’ultima puntata di una vicenda che rimarrà tra le pagine più grige della storia europea” – affermano uniti gli Europarlamentari Danilo Oscar Lancini (Lega), Elisabetta Gardini (FI) e Patrizia Toia (PD), in merito agli sviluppi della ricollocazione di EMA ad Amsterdam.

“Come abbiamo gia’ ricordato in passato i cittadini dell’Unione rimarranno inconsapevolmente e gravemente danneggiati dal trasferimento dell’Agenzia nella capitale olandese: le capacità operative verranno minate da una perdita significativa di personale (ben il 30% in meno) e i maggiori costi rispetto a Milano andranno a pesare sul bilancio.

Quando ci troveremo ad avere meno protezione per la nostra salute e a dover pagare di più, chi spiegherà ai cittadini che ciò è dovuto ad una scelta presa in maniera completamente contraria a qualsiasi principio di trasparenza e correttezza? La Commissione si prenderà la responsabilità di non aver verificato le informazioni contenute nei dossier di candidatura? Chi ricorderà che Amsterdam ha modificato la propria proposta dopo essere stata scelta, peraltro con un semplice sorteggio?” – proseguono gli Eurodeputati.

“Sostenere che il palazzo è in costruzione e tutto procede come previsto, significa negare il ritardo che è evidente e che avrà conseguenze dirette sull’operatività dell’agenzia. Dovremo monitorare in modo minuzioso e puntuale le effettive capacità operative di una struttura fondamentale per la vita di milioni di persone. L’opacità di alcune decisioni non giova alle istituzioni europee e spetta proprio ai deputati europei esigere maggiore trasparenza. La politica è un’arte nobile quando rispecchia e difende la volontà dei cittadini, ma può trasformarsi in un’arma pericolosa quando si piega ad interessi diversi dal bene comune. Nella vicenda EMA, purtroppo, si è scelta questa seconda strada, l’Europa non ha tutelato i propri cittadini e ha tradito i valori con i quali è stata fondata” – concludono gli Eurodeputati.