ELEZIONI POLITICHE: Il vero significato dell’incarico di Premier a Cottarelli
Per un nuovo giro di consultazioni, dopo il voto parlamentare.
Gli indizi circa Savona, riportati da la Repubblica.
1.- L’incarico a Cottarelli non è l’apertura di una tregua temporale tra i partiti, ma il fatto che la palla passa al parlamento.
2.- Considerato, infatti, che lo scenario è stato fin qui (e troppo a lungo) extra-parlamentare, il passaggio che si apre è quello di conoscere la verità autentica circa la fiducia al governo (non quella annunciata da Salvini e Di Maio, sia pur importante ).
A quel punto il Parlamento sarà informato dal Premier incaricato Cottarelli sulla situazione economica e (spero) non solo dell’Italia, ma anche della UE, compreso il contributo di idee del governo italiano alla riforma della UE, per salvare l’Euro (visto che non siamo i primi in crisi: Grecia, Brexit…).
Sono “cose” fin qui trattate solo da MACRON, Presidente francese. Non siamo muti. Nè risolviamo ... , scappando.
3.- In parlamento il voto è segreto e, per quanto ne so, si comincerebbe dal Senato, dove la somma teorica dei voti Lega+M5S è risicata. Non è scontato che il Senato rinunci a dimostrare di essere capace di funzionare. E lo stesso vale per la Camera. Molto conteranno le dichiarazioni durante il dibattito.
4.- C’è dell’altro. E’ antica prassi che, in caso di sfiducia motivata in certo modo durante il dibattito, il Presidente della Repubblica apra un nuovo giro di consultazioni. Dunque le elezioni non sono scontate se, davvero, il governo Conte scivolò solo su una buccia di banana, anche visto che (dopo aver lanciato il sasso) Salvini e Di Maio hanno tirato indietro la manina nella trasmissione di Barbara D’URSO (ieri 28 maggio).
6.- C’è dell’altro: l’uscita dall’Euro (più che nella volontà dichiarata, ex-post, di Salvini e Di Maio) è nel loro contratto: quelle troppe spese e taglio di tasse produrrebbero debito pubblico aggiuntivo: dunque (nei fatti) un rischio aggiuntivo per l’Euro.
7.- C’è dell’altro: la Repubblica (quotidiano) pubblica oggi le prove dello scenario roccambolesco, prefigurato da SAVONA, nel 2015, per l’uscita dall’Euro, con la ricostituzione della Lira in una notte, e il taglio del debito pubblico del 15% mediante svalutazione monetaria. Abusi monetari gravi, moralmente , non solo dal punto di vista dei cattolici (nomino i cattolici, ma solo perche' ho visto intervenire i vescovi ).
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