AL POSTO DELLA FOTO DI MATTARELLA, ALBERTO DA GIUSSANO.

 I sindaci leghisti bresciani si sono adeguati alla richiesta del segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi di togliere dai loro uffici la fotografia del Capo dello Stato, anche se il Segretario Provinciale Bertagna afferma: ” Da noi non serve alcuna direttiva, i nostri sindaci non hanno già più la foto del Presidente della Repubblica”.

Infatti i leghisti non perdonano a Mattarella di non aver permesso il Governo con Conte premier e Savona al Ministero del Tesoro e come nel resto dei comuni dove la guida è loro si susseguono manifestazioni di dissenso aperto nei confronti del Quirinale.

La sindachessa di Torbole Casaglia, Roberta Sisti dice di aver sostituito la fotografia di Sergio Mattarella con quella di Alberto da Giussano, preferendolo apertamente, mentre il neodeputato Oscar Lancini vicesindaco di Adro, subentrato recentemente a Salvini al Parlamento Europeo specifica che la foto in comune c’è, non dice dove è appesa, lo lascia all’immaginazione di chi legge.

Per i nostri lettori precisiamo che il dpr121/2000 che regolamenta l’uso delle bandiere e delle fotografie del Capo dello Stato, stabilisce che è un obbligo solo negli uffici di ministri, sottosegretari, direttori generali delle amministrazioni centrali dello Stato «nonché dei dirigenti preposti a uffici periferici dello Stato aventi una circoscrizione territoriale non inferiore alla provincia», dei titolari della massima carica degli enti pubblici di dimensione nazionale e dei relativi uffici dirigenziali periferici, delle autorità indipendenti, di dirigenti di uffici giudiziari, dei capi delle rappresentanze diplomatiche, degli uffici consolari e degli istituti italiani di cultura all’estero, per i Comuni o le scuole è solo una consuetudine, quindi nessun obbligo di esporre il ritratto.

Quale curiosità aggiungiamo che la foto ufficiale è stampata dal Poligrafico dello Sato e distribuita gratuitamente solo alle amministrazioni centrali come detto, per il resto chi la vuole, comuni compresi deve pagarla 4 euro più spese postali ed IVA cioè 9,88 €.