Battisti arrestato, il Coisp: “Riportarlo in Italia. E’ una cosa dovuta alle sue Vittime
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- 06 ottobre 2017 notizie importanti Sindacato
Battisti arrestato, il Coisp: “Riportarlo in Italia. E’ una cosa dovuta alle sue Vittime, ai loro Familiari, a noi che lavoriamo contro la violenza e non possiamo sistematicamente vedere vanificato il nostro operato” riceviamo e pubblichiamo “Cesare Battisti deve essere portato in Italia. E’ una cosa dovuta alle vittime dei suoi crimini, alle loro famiglie costrette a un ‘fine pena mai’, a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che spendono e non di rado perdo...
Battisti arrestato, il Coisp: “Riportarlo in Italia. E’ una cosa dovuta alle sue Vittime, ai loro Familiari, a noi che lavoriamo contro la violenza e non possiamo sistematicamente vedere vanificato il nostro operato” riceviamo e pubblichiamo “Cesare Battisti deve essere portato in Italia. E’ una cosa dovuta alle vittime dei suoi crimini, alle loro famiglie costrette a un ‘fine pena mai’, a tutti gli appartenenti alle Forze dell’Ordine che spendono e non di rado perdono la vita per adempiere al dovere di contrastare la violenza e la prevaricazione. Battisti deve rispondere delle sue nefandezze. Per troppo tempo si è vigliaccamente sottratto ai suoi debiti, confermando oltre tutto con il suo comportamento di essere del tutto refrattario alle regole e alla legge, proprio come all’epoca dimostrò di non avere in alcun conto la vita altrui cui evidentemente non attribuisce alcun particolare valore. Lo Stato deve impegnarsi come mai per raggiungere questo obiettivo, oggi che questo personaggio dimostra di continuare a improntare la propria esistenza all’infinita fuga dalle sue responsabilità. Garantire la certezza della pena, sempre e in qualsiasi caso, chiunque sia il condannato e qualunque il reato che ha commesso, è indispensabile perché l’autorevolezza di uno Stato, il valore delle sue regole, l’esistenza stessa dei Tutori dell’ordine e della sicurezza non siano concetti vuoti, privi contenuto, e quindi inevitabilmente percepiti come qualcosa cui non dare credito”. Così Domenico Pianese, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, dopo il nuovo arresto di Cesare Battisti fermato, hanno spiegato i media, mentre tentava fuga Bolivia fra l’altro senza aver dichiarato i soldi che aveva con sé. Battisti, ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, è stato condannato in Italia per quattro omicidi commessi tra il 1977 e il 1979 ma non ha mai scontato la sua pena. Il terrorista fuggì infatti in Francia e poi, dal 2004, in Brasile dove aveva ottenuto lo status di rifugiato politico. L’Italia non è mai riuscita a ottenere la sua estradizione. “Ma è ora di mettere la parola fine a questa vergogna – insiste Pianese -. Non esiste alcun valido motivo per continuare a dare rifugio a un criminale che in Italia non rischia nulla se non il fatto di dover rispondere delle azioni che ha scelto e voluto consapevolmente compiere, noncurante del male arrecato agli altri. Un male di cui noi invece dobbiamo continuare a curarci fino a che la giustizia non farà il suo corso, quantomeno a tutela - perché un ristoro dei danni non sarà mai possibile – della memoria di chi è stato spazzato via dalla violenza dei terroristi, della dignità di chi è rimasto soffrire, della motivazione di chi opera per contrastare ogni tipo di illegalità”.