MILANO, ANCORA VIOLENZE NEL CARCERE MINORILE BECCARIA

SAPPE: “CARCERE ALLO SBANDO: SUBITO ISPETTORI MINISTERIALI”

Dopo la serata ad altissima tensione nel carcere minorile Beccaria di Miano, è duro l’atto di accusa del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE: "Ormai non abbiamo più parole per descrivere le criticità del carcere minorile di Milano. E’ del tutto evidente che il carcere Beccaria, sotto il profilo dell’organizzazione e della sicurezza è allo sbando. Cosa si aspetta a mandare nel carcere gli ispettori del Ministero della Giustizia a constatare i continui fallimenti degli attuali vertici del carcere minorile milanese”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, nell’esprimere solidarietà e parole di apprezzamento per gli Agenti intossicati e feriti, afferma: “Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato. Sono oggettivi i numeri riferiti alle colluttazioni ed ai ferimenti nelle carceri italiane, riferiti all’anno 2017: le colluttazioni sono state 7.446 ed i ferimenti 1.175. Ossia, statisticamente 20 colluttazioni e 3 ferimenti al giorno! Non fanno statistica ma sono reali le aggressioni verbali di quei detenuti che inveiscono, offendono e poi scagliano contro i poliziotti penitenziari le proprie feci, l’urina o la candeggina… E allora è mai possibile che nessuno, al Ministero della Giustizia e al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, abbia pensato di introdurre anche per la Polizia Penitenziaria ed i suoi appartenenti, per fronteggiare ed impedire aggressioni fisiche e selvagge, strumenti come quelli in uso a Polizia di Stato e Carabinieri, ossia pistola “taser” e spray al peperoncino? Evidentemente le priorità erano e sono altre: come, ad esempio, consentire l’uso della sigaretta elettronica nelle celle o prevedere le “doccette” nei cortili passeggi per dare refrigerio ai detenuti durante i mesi estivi (dimenticandosi per altro, sistematicamente, l’adozione concreta di provvedimenti per il benessere del Personale di Polizia Penitenziaria, specie di quello che vive nelle Caserme…)”.