Ineleggibilità di Berlusconi/ Sgarbi:«Presidente del Parlamento Europeo emetta la sentenza in tempi utili
Ineleggibilità di Berlusconi/ Sgarbi: «Presidente del Parlamento Europeo chieda che la Corte europea dei diritti umani emetta la sentenza in tempi utili per le prossime politiche» Poi la proposta sui costi del voto:
«Facciamo l'Election Day
: con i soldi risparmiati il Governo potrà acquistare un Leonardo»
ROMA - Vittorio Sgarbi chiede al presidente del Parlamento europeo, l'italiano Antonio Tajani, di sollecitare la Corte...
Ineleggibilità di Berlusconi/ Sgarbi: «Presidente del Parlamento Europeo chieda che la Corte europea dei diritti umani emetta la sentenza in tempi utili per le prossime politiche»
Poi la proposta sui costi del voto: «Facciamo l'Election Day: con i soldi risparmiati il Governo potrà acquistare un Leonardo»
ROMA - Vittorio Sgarbi chiede al presidente del Parlamento europeo, l'italiano Antonio Tajani, di sollecitare la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo perché si pronunci sul ricorso presentato da Silvio Berlusconi contro la decadenza del suo mandato di senatore e la sua ineleggibilità (sancite in base alla legge Severino) in tempi utili per le prossime elezioni politiche.
«Nessun privilegio - osserva Sgarbi, leader e fondatore del movimento «Rinascimento insieme all'ex ministro Giulio Tremonti - ma semplicemente chiarezza per i cittadini, evitando anche il vantaggio che, nel limbo, Berlusconi possa persino trarre beneficio da questa incertezza attraverso un voto prima di suggestione che di ragione».
Poi Sgarbi lancia nel dibattito politico una proposta che farà discutere, ovvero l'Election Day per politiche, amministrative e regionali: «Con vantaggio di tutti sarebbe altrettanto importante raccomandare al presidente Mattarella di sciogliere le Camere alla scadenza naturale, arrivando a maggio con il tempo tecnico più che sufficiente per emettere la sentenza circa trenta giorni prima delle elezioni. Questo consentirebbe anche di risparmiare 500 milioni di euro accorpando politiche, amministrative e regionali. In questo modo - spiega lo storico e critico d'arte - alla prossima apparizione di un dipinto di Leonardo, lo Stato potrebbe avere la disponibilità di acquistarlo, riportando in Italia un capolavoro del Rinascimento italiano»