Videocamere di sicurezza a Varese, l'affare si complica

Gli "Amici della Terra" si sono fatti portavoce della sicurezza varesina: "abbiamo per favore  pregato il Comune e la Prefettura di metter mettere delle telecamere che  possano filmare   comportamenti  che sostanziano possibili reati commessi nella strada  - ovvero comportamenti contro il regolamento della zona pedonale del Comune di Varese- usufruendo del finanziamento  statale che aveva termine entro fine giugno. Non essendoci stata consegnata risposta riguardo la volontà di conseguire questo finanziamento,  abbiamo ragione di poter  ritenere che nessuno degli enti pubblici sollecitati abbia effettivamente ricorso al bando segnalato"
La risposta non è esattamente soddisfacente in quanto non assicura che le richieste degli Amici della Terra vengano recepite: il Comandante Matteo Ferrario in data 23 luglio affermava:  "l'Amministrazione comunale ha aderito al bando di finanziamento del Ministero dell'Interno, avanzando domanda per investire risorse su nuove telecamere con tecnologia OCR (c.d. lettura targhe), che consentono il monitoraggio dei flussi di traffico circolante"
Aggiungendo in fondo alla lettera: "Ovviamente non vi è certezza di ottenere il finanziamento, specie alla luce dei parametri di concessione fissati dal Ministero che privilegiano (giustamente) le città con i più alti indici di criminalità (e Varese, per fortuna, non è certo fra queste); l'opportunità, comunque, meritava di essere sfruttata..."
Come dire abbiamo fatto richiesta sapendo in anticipo che la stessa non avrà sicuramente seguito.
I cittadini non saranno contenti, ma è un dettaglio per tanti politici.
Bortoluzzi ha buone intenzioni:" Non possiamo pensare che il Comune di Varese intenda accettare inerme (e inchinarsi davanti ad)  una situazione indecorosa e pericolosa. Non chiediamo ancora:  agisca per favore a fatti e non solo a parole! "

Ci sono pochi criminali, aspettiamo che crescano così ci saranno più possibilità di insistere per i finanziamenti?