MILANO, L’APP PER I MIGRANTI CONTESTATA DA RICCARDO DE CORATO

, L’APP PER I MIGRANTI CONTESTATA DA RICCARDO DE CORATO, polemica contro Majorino.  «'A un anno dal primo hackathon promosso con il Politecnico per rispondere all'esigenza di raccontare la città che cambia - afferma l'assessore alla Partecipazione Lorenzo - ci affidiamo nuovamente alle competenze civiche di giovani, studenti e sviluppatori per un lavoro che trasformerà le informazioni e i dati aperti del Comune in valore per la collettività. È questo lo spirito con cui ...

, L’APP PER I MIGRANTI CONTESTATA DA RICCARDO DE CORATO, polemica contro Majorino.  «'A un anno dal primo hackathon promosso con il Politecnico per rispondere all'esigenza di raccontare la città che cambia - afferma l'assessore alla Partecipazione Lorenzo - ci affidiamo nuovamente alle competenze civiche di giovani, studenti e sviluppatori per un lavoro che trasformerà le informazioni e i dati aperti del Comune in valore per la collettività. È questo lo spirito con cui lavoriamo, aperto e inclusivo, per affrontare le sfide della città e proseguire l'attività di rivalutazione del nostro patrimonio di dati attraverso il ricorso alla tecnologia». E’ l’annuncio con enfasi e si capisce visto da dove arriva, sulla soluzione intrapresa dal comune di Milano per sveltire le pratiche di ricongiungimento familiare, a causa dell’entità del numero, si parla di 6.000 persone. Nell’app ci dovranno essere tutte le caratteristiche e le notizie che servono allo scopo previsto al ricongiungimento, vista la burocrazia e la complessità della macchina amministrativa.  L' assessore al Welfare Piefrancesco Majorino afferma  che «rendere più accessibili i servizi ai nuovi cittadini, superando ostacoli come quello della lingua, è un primo passo fondamentale per l'integrazione». All'idea vincente sarà assegnato un riconoscimento di 6mila euro. Riccardo De Corato (Fdi) contesta: «Dopo la marcia pro migranti la app per far venire qui le famiglie. Arriveremo al punto che andrà prenderli direttamente Majorino». Rendere più accessibili i servizi e mettere assieme le famiglie va bene perché vuol dire andare incontro all’esigenza delle famiglie e cercare di spingere verso l’integrazione. Sarebbe però interessante proporre un’app per gli italiani che hanno bisogno di farsi una famiglia dando loro una mano, con agevolazioni e consigli. Ricordiamoci che la povertà sta crescendo anche e soprattutto tra gli italiani     Giuseppe Criseo Presidente  Rete Sociale Italiana