Telefonata di denuncia in treno, donna picchiata e piena di sangue

Telefonata di denuncia in treno,verso le 20,00 a Termini Imerese: la ragazza ha il viso tumefatto, l'aggressore straniero col cappello bianco,  mulatto con la giacca a vento. Il coraggio di un testimone che chiama la Polizia per denunciare l'aggressione che ha visto in treno a Termini, dopo avere assistito all'episodio violento contro una donna italiana. " Viviamo nella giungla senza nessuna protezione, siamo alla mercè di uomini senza scrupoli. Quello che...

Telefonata di denuncia in treno,verso le 20,00 a Termini Imerese: la ragazza ha il viso tumefatto, l'aggressore straniero col cappello bianco,  mulatto con la giacca a vento. Il coraggio di un testimone che chiama la Polizia per denunciare l'aggressione che ha visto in treno a Termini, dopo avere assistito all'episodio violento contro una donna italiana. " Viviamo nella giungla senza nessuna protezione, siamo alla mercè di uomini senza scrupoli. Quello che ho assistito in metro questa sera ha dell'incredibile. Ormai nessuno è piu sicuro di quello che gli può capitare. Ancora ho davanti agli occhi la maschera di sangue di una povera ragazza che dopo le fatiche dell'università si e seduta tranquilla in una carrozza semivuota quando è salito un ragazzo arabo e ha tentato di portarle via il telefono la ragazza ha reagito e l'uomo anzi animale l'ha massacrata di botte ha rotto la bottiglia contro i passamano e gli ha ferito il viso. È stato un fuggi fuggi generale mentre la povera ragazza è rimasta con l'animale che non ha permesso a nessuno dei presenti di soccorrere la povera ragazza. Ho chiamato il 113 a cui ho dato la descrizione dettagliata del ragazzo e di cosa indossasse ma nessuno si è degnato di mandare dei poliziotti. Solo domande su domande lei come era vestita, colore dei capelli ecc ecc quando ho detto che nell'ultima carrozza in una maschera di sangue dite voi se non si individua. Lei ad una fermata poco prima che le porte si chiudessero è uscita, mentre lui è rimasto in metro. Alla fermata successiva la metro è stata fermata e sono arrivati 2 militari che volevano sapere come fosse vestito spiegato tutto che era nell'ultima carrozza ma non hanno fatto nulla una vergogna hanno perso a fare domande inutili invece di prendere il bastardo.", dichiara l'interessato. Quelli che erano nello scompartimento sono scappati, terrorizzati dalla scena violenta e terribile con la ragazza sanguinante. Un problema non da poco vissuto nella vita reale, non e' come essere spettatori di un film, la scena e' accaduta per davvero, e sono ricordi tremendi che restano nella psiche di chi chi li ha vissuti, figuriamoci di chi li ha subiti. Violenze contro le donne, se ne parla spesso, eppure continuano nonostante gli spot, i mille appelli delle istituzioni e delle tante associazioni che stanno sorgendo a difesa delle donne. Violenza e panico in treno, come in altri ambienti pubblici in mezzo alla gente, senza curarsi di niente e di nulla: tragedie che avvengono quotidianamente anche a causa di leggi permissive e che permettono agli aggressori di essere rimessi in libertà dopo poco. In questo caso si tratta di stranieri, che senza voler generalizzare, in caso di arresto potrebbero essere pure fuori legge, senza documenti, sbandati scappati da chissà dove e in Italia vivono di espedienti, furti e droga. Roma come altre città in balìa di delinquenti a causa degli scarsi mezzi delle Forze dell'Ordine e di una politica chiaccherona che pensa alle poltrone con personaggi che si rimpallano le responsabilità promettendo dentiere, 80 euro o soldi per tutti, mentre i cittadini sono atterriti e sottopagati, fino a quando? Giuseppe Criseo Varese Press