MASSONERIA/ANTIMAFIA-BINDI INSISTE NELLE ACCUSE accostando la Massoneria alla Mafia

MASSONERIA/ANTIMAFIA-BINDI INSISTE NELLE ACCUSE accostando la Massoneria alla Mafia, tesi più politica che reale. Premetto che non sono iscritto alla Massoneria ma sto ai fatti, e i fatti sono i seguenti: "Con il sequestro - aggiunge l'Antimafia -
non è stato possibile venire in possesso degli elenchi effettivi degli iscritti perché presso le sedi ufficiali forse neanche ci sono", tesi ardita visto che basta entrare nel sito dei Grande Oriente d'Italia, co...

MASSONERIA/ANTIMAFIA-BINDI INSISTE NELLE ACCUSE accostando la Massoneria alla Mafia, tesi più politica che reale. Premetto che non sono iscritto alla Massoneria ma sto ai fatti, e i fatti sono i seguenti:
  • "Con il sequestro - aggiunge l'Antimafia - non è stato possibile venire in possesso degli elenchi effettivi degli iscritti perché presso le sedi ufficiali forse neanche ci sono", tesi ardita visto che basta entrare nel sito dei Grande Oriente d'Italia, come può fare chiunque non abbia preconcetti e cliccare su , per vedere indirizzi, telefoni, siti e responsabili locali.
Le categorie professionali prevalenti sono avvocati, commercialisti, medici e ingegneri. Presenti in numero rilevante anche soggetti impiegati nel settore bancario, farmaceutico e sanitario, nonché imprenditori dei più diversi settori, in primis quello edile". Stupisce che ci siano professionisti medici o ingegneri? Medici o ingegneri potrebbero pure ritenersi offesi da tali illazioni, si tratta di categorie inette o ignoranti? Sapranno quello che fanno o no? Vediamo gli aspetti pesanti:
  • "Al di là delle condanne o dei procedimenti in corso per gravi reati e al di là dell'appartenenza alle singole obbedienze - si legge nella relazione  non può sottacersi che nell'ambito dei 193 soggetti segnalati, molti dei quali incensurati, a fronte di 35 pensionati e otto disoccupati, vi sono numerosi dipendenti pubblici.
 Si fa riferimento a Catelvetrano, omettendo di ricordare e ne avevamo già parlato, che i due inquisiti hanno vinto il ricorso, mentre "stringi-stringi" i casi di condanna al di là delle illazioni, supposizioni e indicazioni suggerite, sono di due persone che apparterrebbero al GOI di cui non si fanno i nomi. Precisiamo che l'inchiesta l'indagine della Commissione riguardava oltre al  Grande Oriente d’Italia, la Gran Loggia Regolare d’Italia, la  Serenissima Gran Loggia d’Italia e la Gran Loggia d’Italia degli Antichi Liberi Accettati Muratori. - La Commissione guidata dalla Bindi parla di : "L'esistenza di forme di infiltrazione delle organizzazioni criminali mafiose nelle associazioni a carattere massonico - si legge - è suggerita da una pluralità di risultanze dell'attività istruttoria della Commissione, derivante dalle audizioni svolte, dalle missioni effettuate e dalle acquisizioni documentali". Il fatto che ci siano migliaia di persone organizzate che non rispondono alle logiche dei partiti e infatti nelle logge non si fa politica, e che siano all'altezza di muoversi in autonomia organizzando una rete solida di rapporti umani, filosofici e culturali dà fastidio. Un rischio per la democrazia paventato più volte da Stefano Bisi che dirige il Grande Oriente d'Italia:"Siamo seriamente preoccupati. In Italia qualcuno vuole riportare indietro le lancette della storia reintroducendo di fatto leggi fasciste e illiberali soprattutto contro i massoni. Come denunciò Antonio Gramsci, può essere l'inizio di un pericoloso ritorno al passato. È in grave pericolo innanzitutto la democrazia e il libero pensiero". Al solito ipotesi ma i fatti reali non ci sono, solo la volontà di gestire tutto dall'alto, una gestione politica e del "pensiero unico" che mette assieme volontà di gestione del potere accomunando partiti e potere economico, sopratutto delle banche. Chi ha pensieri autonomi, preparazione culturale, tradizione e decisione viene mal visto, prove tecniche di dittatura dei poteri forti: e' la direzione scelta dalla politica, o con noi o contro di noi, mentre cresce la povertà (tanto da dividere tra povertà assoluta e relativa). L'incidenza di povertà relativa si mantiene elevata per gli operai e assimilati (18,7%) e per le famiglie con persona di riferimento in cerca di occupazione (31,0%), (dichiarazioni Istat) e spendiamo soldi pubblici per commissioni che non danno certezze ma ipotesi politiche.   Giuseppe Criseo Varese Press