La Guardia di finanza di Sarnico ha sequestrato beni immobili, terreni, disponibilità finanziarie, quote societarie e auto per 2 milioni di euro a due imprenditori già arrestati per evasione fiscale
La Guardia di Finanza di Sarnico ha ultimato la
fase esecutiva dei sequestri avviati in concomitanza con l’arresto di due noti
imprenditori dell’“alto Sebino” operanti nel settore dell’edilizia e del
montaggio di infrastrutture tecnologiche, accusati di essere i responsabili di
una frode fiscale di 10 milioni di euro.
Ricco l’elenco dei beni individuati e sui quali
sono scattati i sigilli del provvedimento di sequestro preventivo emesso dal
G.I.P. di Bergamo, dottoressa Marina CAVALLERI: beni immobili, aziende,
disponibilità finanziarie depositate su conti correnti o investite in titoli e
polizze assicurative, veicoli, un costoso motoscafo di oltre otto metri, ormeggiato
sul lago d’Iseo, un cavallo da equitazione, orologi e penne di pregio.
Gli accertamenti dei finanzieri coordinati dal
Pubblico Ministero, Dott. Emanuele MARCHISIO, della Procura della Repubblica di
Bergamo, hanno permesso di individuare anche beni che, seppur non ufficialmente
intestati agli indagati, potevano comunque essere loro riconducibili.
Infatti, il principale indagato, per sfuggire alle
pretese del fisco e della giustizia, aveva utilizzato un trust a favore dei
suoi familiari per far confluire l’ingente patrimonio accumulato di oltre
cinquanta immobili, tra appartamenti, garage e negozi ed una società
immobiliare di cui ora sono state sequestrate le quote.
Il provvedimento di sequestro ha interessato anche
l’altro imprenditore coinvolto nella frode fiscale con l’apposizione dei
sigilli su una lussuosa villa ove vive - anche se ufficialmente residente
altrove, di cui risultava mero usufruttuario, in quanto, pur avendola
acquistata direttamente, aveva attribuito la nuda proprietà ai genitori.
Per dare continuità aziendale alle società
sequestrate e consentire a diversi lavoratori di non perdere il loro posto, il
Tribunale di Bergamo ha nominato un amministratore giudiziale che si dovrà
occupare della gestione del patrimonio mobiliare ed immobiliare.
L’intervento della Guardia
di Finanza e della Magistratura oltre ad aver individuato ed interrotto una
grossa frode fiscale con pesante danno per l’Erario e per le aziende rispettose
delle regole, consentirà alle casse dello Stato - in caso di condanna dei
responsabili - di recuperare un’ingente somma frutto di evasione.