Le Brigate Rosse avevano sparato a Indro Montanelli, era il giugno del 1977.

L VECCHIO FENICOTTERO NON SI SMENTISCE MAI:.

Le Brigate Rosse avevano sparato a Indro Montanelli, era il giugno del 1977. Immobilizzato in un letto d'ospedale, il giornalista scriveva sul suo diario:
"Dal Giornale mi mandano tre sacchi di telegrammi: ne hanno contati 15 mila. Ma la notizia che in fondo mi fa più piacere è che in due salotti milanesi - quello di Inge Feltrinelli e quello di Gae Aulenti - si è brindato all'attentato contro di me e deprecato solo che me la sia cavata. Ciò dimostra che, anche se non sempre scelgo bene i miei amici, scelgo benissimo i miei nemici".

LA VECCHIA INGA AVEVA APPENA DICHIARATO CHE IL MARITO BOMBAROLO FU UCCISO PER UN OMICIDIO DI STATO: radical chic in assetto da combattimento perpetuo. L'odio vero, profondo sanguinario e razzista contro il popolo che lavora e li mantiene è la tragica trasformazione subita da MIlano nel secondo dopoguerra, e oggi non accenna a spegnersi. e chi vuole contare come il Beppe Sala che è un cattolico non radicale, deve andar da loro che oggi si chiamano Bonomi, Cairo, Spada, Bassetti, Bracco, ma anche Bollorè e Cottarelli, con il cappello in mano.

Povera Milano, quanti Salvini ci vorranno per farla ridiventare una Milan cunt el coeur in man? E quanti altri insulti dovranno arrivare a quelli che come me, Travaglio, Gomez, Delbecchi, Caruso, e tanti altri che hano imparato a scrivere e ragionare in via NEGRI 4 (alla faccia degli antirazzisti toponomastici) ?