dopo l'omelia del card.Bassetti
Il card Bassetti, Presidente della CEI, nell’omelia svolta nella Basilica di Santa Maria in Trastevere alcuni giorni fa, ha, tra l’altro affermato:
“Non bisogna avere paura della politica ed essere assenti! L’ho detto ai cattolici fin dall’inizio del mio mandato, come presidente della CEI, e – dopo l’esperienza di questi mesi – lo ripeto con maggiore convinzione: non abbiamo paura della responsabilità politica. Non lo dico perché favorisca l’uno o l’altro disegno politico. Non è compito dei pastori!
Ma credo che i cristiani, in un momento così serio della nostra storia, non possano essere assenti o latitanti, con i loro valori, anzi – come diceva Paolo VI – quali “esperti di umanità”. Sì, non possano disertare quel servizio al bene comune che è fare politica in democrazia. Rischieremmo l’irrilevanza: “Voi siete la luce del mondo… né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa” (Mt 5,14-15). Far luce non è dominare, ma nemmeno nascondersi sotto il moggio.
È venuto il momento, come ho detto recentemente, di avviare nuovi processi, senza preoccuparsi di occupare spazi di potere. Nuovi processi in cui i giovani – soprattutto i giovani – si sentano chiamati ad assumersi nuove responsabilità e ad elaborare nuove “idee ricostruttive” per la democrazia del nostro Paese. Sono convinto che le energie morali di questo Paese sono ancora tante e tantissimi siano i talenti inespressi che necessitano di essere valorizzati.”
Non ci sono più alibi per noi laici cattolici e per le numerose associazioni, gruppi e movimenti che si riconoscono nella storia e nella cultura sturziana e degasperiana dei “ Liberi e Forti”
Si tratta di vedere, inoltre, se e quanti Vescovi e parroci seguiranno le indicazioni del Presidente della CEI, superando i silenzi, quando non anche i malcelati distinguo e opposizione a ogni iniziativa che, alcuni di noi, da molti anni stanno portando avanti per la ricomposizione dell’area politico culturale cattolico popolare.