il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce alla Francia una scultura
Roma: |
il
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale restituisce alla Francia una
scultura lignea policroma del XVIII sec., rubata nel 1979 dal Museo statale
“Maison Jean Jaques Rousseau” di Chambery e documenti archivistici del XIX sec., sottratti
dagli Archivi del Ministero della Guerra francese. |
Il
12 giugno 2018, alle ore 18:00, in Roma, presso Palazzo Farnese, alla presenza del
Comandante della Divisione Unità Specializzate Carabinieri, Generale di
Divisione Claudio Vincelli, in
rappresentanza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di
Corpo d’Armata Giovanni Nistri, il
Generale di Brigata Fabrizio Parrulli,
Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), ha restituito
all’Ambasciatore di Francia in Italia, S.E. dottor Christian Masset, una scultura lignea policroma del XVIII sec.,
raffigurante “Madonna con Bambino”, trafugata, nel giugno del 1979, dal Museo Statale
“Maison Jean Jacques Rousseau” di
Chambery (FR), nonché due importantissimi documenti archivistici del XIX sec., asportati,
in data imprecisata, dall’Archivio Storico del Ministero della Difesa e dei
Vecchi Combattenti di Parigi.
Le
restituzioni sono il frutto di due diverse indagini condotte, rispettivamente
dai Nuclei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine e di Monza.
La
scultura è stata individuata, nell’ottobre del 2016, nel corso di un controllo
effettuato dai militari del Nucleo TPC di Udine presso un negozio antiquario
del capoluogo friulano. La successiva comparazione dell’immagine dell’opera, con
quelle contenute nella Banca Dati dei Beni Culturali
illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela
Patrimonio Culturale, ha permesso di indentificarla con quella rubata, nel
giugno del 1979, dalla facciata principale del Museo Statale “Maison Jean Jacques Rousseau” di
Chambery, oggi denominato “Musée
Savoisienne”. Alla luce del riscontro, la Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Udine ne ha disposto il sequestro.
Gli
ulteriori sviluppi investigativi hanno consentito di accertare la buona fede
dell’antiquario, il quale, appresa la provenienza illecita dell’opera, acquistata
da una nota casa d’aste straniera, ha rinunciato alla proprietà permettendone la
restituzione in favore dello Stato francese.
La
seconda attività di recupero, è stata originata da una segnalazione, nel 2011,
dell’allora Soprintendenza Archivistica per la Lombardia al Nucleo Tutela
Patrimonio Culturale
di
Monza, riguardante la commercializzazione, attraverso una nota casa d’aste di
Milano, di due documenti risalenti all’epoca napoleonica e relativi a comunicazioni
del Ministro della Guerra Francese all’Imperatore.
Le
indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Milano, hanno permesso il sequestro dei rari documenti:
-
Rapporto del 12
aprile 1809, inviato dal Ministro della
Guerra Henry-Jacques-Guillaume-Clarke (firma autografa del “Conte
d’Hunebourg”) “A sa Majesté l’Empereur et Roi”, per informarlo dei costi da sostenere per un’operazione
militare in Portogallo;
-
Rapporto del 3 giugno 1812, inviato dal
Ministro della Guerra Henry-Jacques-Guillaume-Clarke
(firma autografa “Duc de Feltre”) “A sa Majesté l’Empereur et Roi”, in cui si chiede l’autorizzazione a concedere un foglio di via per tornare in “sa patrie” a
favore di un soldato del “Battallion Etranger”.
Gli ulteriori accertamenti hanno
permesso di verificare che il mandatario a vendere aveva ereditato i beni, nel
frattempo riconosciuti delle competenti Autorità d’oltralpe, ignaro del fatto
che fossero di provenienza illecita.
La cerimonia odierna, non solo dimostra
come la restituzione alle collettività dei preziosi materiali sottratti alla
pubblica fruizione, garantisca la ricomposizione dei percorsi storici,
culturali e sociali, altrimenti leggibili solo parzialmente, ma costituisce
ulteriore prova della straordinaria collaborazione consolidatasi, nel corso
degli anni, tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e l’omologo
Servizio francese, Office Central de lutte
contre le trafic des Biens Culturels, nonché della funzionalità del canale
internazionale di cooperazione di polizia INTERPOL.
Roma,
12 giugno 2018