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Ufficialmente stoppato per le avverse condizioni meteo, il concorso per “miss lato B” dopo le polemiche seguite all’altro concorso “miss maglietta bagnata”
Il concorso avrebbe dovuto
svolgersi nell’area dei “navigli” dove da anni si svolge la movida estiva
padovana e dove mercoledì scorso c’era stato il contestato concorso “Miss
maglietta bagnata”. Ufficialmente il motivo della
sospensione sarebbero state le avverse previsioni meteorologiche che davano una
forte possibilità di temporali, ma il motivo vero potrebbero essere le prese di
posizione delle diverse sensibilità presenti nella maggioranza che amministra
la città. L’assessore Nadia Malin con deleghe al sociale,
integrazione e inclusione sociale, partecipazione, politiche di genere e pari
opportunità (eletta con la lista Coalizione Civica per Padova)
aveva dichiarato che il concorso Miss Maglietta Bagnata "è una vera
schifezza" appoggiata dalla collega Chiara Gallani assessore con deleghe politiche
del lavoro e dell'occupazione, ambiente, verde, parchi e agricoltura (sempre
eletta con la lista Coalizione Civica per Padova).
Il Sindaco Sergio Giordani, pertanto, si è convinto che “Miss lato B” era
proprio meglio non farlo e ha convinto gli organizzatori, come ha spiegato Federico Contin, lo storico
gestore dell'area in concessione dal comune a ridosso del fiume Piovego. “Una
schifezza. Si continua a dare questa immagine, sbagliata e pericolosa, che la
donna sia a disposizione. Ma come si fa? A me pare una modalità antiquata,
vecchia e portatrice di messaggi davvero negativi. Fare sfilare ragazze
giovani, armare i ragazzi di pistole d’acqua in modo che poi le magliette
diventino trasparenti, sono giochi che già quando ero ragazzina mi sembravano
eredità di un retaggio sbagliato”, aveva tuonato Nalin, in piena sintonia con
la collega di lista e di giunta Chiara Gallani, dopo l’incoronazione di Miss maglietta bagnata. Evidentemente a Padova tutto il
resto funziona a meraviglia e il vero problema della città sono le ragazze che
si divertono, in assoluta libertà, a mettere in mostra, giocosamente e
innocentemente, il proprio corpo.