Il 24 agosto 1540 morì il Parmigianino

Il 24 agosto 1540 morì il Parmigianino  Il 24 agosto 1540 morì a Casalmaggiore, Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino. Maestro assoluto del Manierismo, fu attivo a Parma, Firenze, Bologna e Roma. Nella capitale, fu definito come “Raffaello rinato” e lo stesso Vasari scrisse che “lo spirito del qual Raffaello si diceva poi esser passato nel corpo di Francesco, per vedersi quel giovane nell’arte raro e ne’ costumi gentile e grazioso”. La grazia sinuo...

Il 24 agosto 1540 morì il Parmigianino  Il 24 agosto 1540 morì a Casalmaggiore, Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino. Maestro assoluto del Manierismo, fu attivo a Parma, Firenze, Bologna e Roma. Nella capitale, fu definito come “Raffaello rinato” e lo stesso Vasari scrisse che “lo spirito del qual Raffaello si diceva poi esser passato nel corpo di Francesco, per vedersi quel giovane nell’arte raro e ne’ costumi gentile e grazioso”. La grazia sinuosa e la bellezza archetipica delle sue figure riscossero grande ammirazione da parte dei suoi contemporanei, mentre furono ingiustamente ridimensionate nel Sette e nell’Ottocento, bollate come immagini affettate e prive di simmetria. Il XX secolo restituì all’artista e agli altri maestri del Manierismo la loro giusta, importante dimensione. Nonostante il successo, il Parmigianino ebbe una vita breve e tormentata, finché, all’età di soli 37 anni, colto da “una febbre grave e da un flusso crudele,” come ci ricorda il Vasari, “pose fine ai travagli di questo mondo, che non fu mai conosciuto da lui se non pieno di fastidii e di noie”. Roberto Malini Cultura e Diritti Civili Varese Press Nelle foto, “Autoritratto entro uno specchio convesso”, 1524, Vienna, Kunsthistorisches Museum; “Madonna dal collo lungo”, 1534-1540, Firenze, Galleria degli Uffizi; “Cupido che fabbrica l’arco", 1533-1535, Vienna, Kunsthistorisches Museum.