Sgm e multe nei parcheggi a pagamento per pass residenti scaduto.

COMUNICATO STAMPA
Sgm e multe nei parcheggi a pagamento per pass residenti scaduto. Verbali ingiusti per gli aventi diritto che non hanno rinnovato. Lo "Sportello dei Diritti": si annullino i verbali e si consenta il rinnovo tacito dei permessi.   Una situazione che si ripete da anni e che non trova alcuna giustificazione, quella dei verbali a coloro che pur residenti ed aventi diritto a non pagare la sosta nei parcheggi dov'è regolamentata si vedono sa...

COMUNICATO STAMPA

Sgm e multe nei parcheggi a pagamento per pass residenti scaduto. Verbali ingiusti per gli aventi diritto che non hanno rinnovato. Lo "Sportello dei Diritti": si annullino i verbali e si consenta il rinnovo tacito dei permessi.   Una situazione che si ripete da anni e che non trova alcuna giustificazione, quella dei verbali a coloro che pur residenti ed aventi diritto a non pagare la sosta nei parcheggi dov'è regolamentata si vedono salassati da ingiusti balzelli, sol perchè non hanno rinnovato il pass. Accade a Lecce dove gli ausiliari della Sgm, la partecipata che è incaricata per la verifica della sosta nelle zone a pagamento, lungi dall'essere minimamente tolleranti, continuano a sanzionare i residenti che esibiscono sul parabrezza la vetrofania, pur scaduta da pochi mesi, che consente normalmente agli aventi diritto di non versare il ticket. Una situazione che si ripete e che potrebbe essere senz'altro risolta - rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “” - dal rinnovo tacito dei permessi nel caso in cui non si modifichino le condizioni abilitanti per i residenti. La denuncia di una cittadina che ci comunica per conto dell'anziano padre, esprime tutto il disagio ed il disappunto per una prassi che non può perpetrarsi e che dev'essere abolita solo con un pò di buon senso: "Sono ... e scrivo per conto di mio padre, ...., che ci legge in copia, a cui è stata sollevata una multa in data 7/4/2016 perchè aveva il pass per il parcheggio gratuito (mio padre risiede in zona con parcheggio a pagamento) scaduto a dicembre 2015. Trovo profondamente iniquo sollevare una multa per questo tipo di ragione posto anche il fatto  che gli anni passati il pass veniva rinnovato in grande ritardo (nel mese di maggio), nonostante mio padre andasse sin dai primi mesi dell'anno a chiederne il rinnovo. Ogni volta veniva rassicurato sulla validità e gli veniva chiesto di "passare più tardi". Inoltre quest'anno non sono mai pervenuti avvisi circa la necessità di rinnovare il pass, neanche a mezzo sms o email, dati questi forniti da mio padre perchè richiesti in sede di rinnovo del pass dall'apposito modulo. Mi chiedo dunque quale sia l'utilità di dover comunicare tali dati personali (numero di telefono fisso e mobile e indirizzo email) a una società che non solo non comunica con i cittadini dando istruzioni sulla ESATTA TEMPISTICA entro cui procedere al rinnovo ma non si degna neppure di avvisare della necessità di rinnovarlo con un sms o una email, visti soprattutto i precedenti e i ritardi, dovuti a SGM, con cui ha consentito di rinnovare i pass gli anni passati. Trovo assolutamente ingiusto che mio padre, pensionato statale che non ha altre fonti di reddito, debba pagare per un pass scaduto quando ha diritto a un posto dove poter parcheggiare la propria auto sotto casa, senza che nessuno si degni di avvisarlo dell'avvenuta scadenza e, soprattutto, delle tempistiche CERTE entro cui ottemperare. Un pensionato che stenta ad  arrivare a fine mese è vittima di una società partecipata dal comune dai comportamenti contradditori e poco trasparenti. Io credo che i cittadini, che pagano tutte le tasse e cercano in ogni modo di essere in regola, siano stanchi di essere vessati da una amministrazione troppo impegnata a far cassa e che si serve di società che non sanno lavorare e colloquiare coi cittadini, suoi utenti. Non stiamo parlando del furbetto che non paga il grattino. Stiamo parlando di un residente che ha diritto ad avere un posto auto gratuito perchè in quella zona ci vive." Lecce, 09 aprile 2016                                                                          Giovanni D’AGATA

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