Rilancio della politica euromediterranea nella riunione di giovedì scorso presso l’università telematica Uninettuno
ROMA – Rilancio della politica euromediterranea nella riunione di giovedì scorso presso l’università telematica Uninettuno, del Comitato esecutivo della Rete Italiana Dialogo Euromediterraneo (RIDE), i cui membri appartengono alla Fondazione Anna Lindh (ALF). Oltre ai tre soci fondatori FondazioneMediterraneo (Presidente Onorario Michele Capasso ), MAECI (Min. Pl. Enrico Granara), FISPMED (Roberto Russo via skype), erano presenti sei dei sette membri eletti: CIPMO (Janiki Cingoli) AMSI-C...
ROMA – Rilancio della politica euromediterranea nella riunione di giovedì scorso presso l’università telematica Uninettuno, del Comitato esecutivo della Rete Italiana Dialogo Euromediterraneo (RIDE), i cui membri appartengono alla Fondazione Anna Lindh (ALF). Oltre ai tre soci fondatori FondazioneMediterraneo (Presidente Onorario Michele Capasso ), MAECI (Min. Pl. Enrico Granara), FISPMED (Roberto Russo via skype), erano presenti sei dei sette membri eletti: CIPMO (Janiki Cingoli) AMSI-COMAI (Foad Aodi), Cooperativa Dignità del Lavoro (Giovanni Serra), Fondazione Caponnetto (Salvo Calleri), Prospettive Mediterranee (Enrico Molinaro), UNINETTUNO (Maria Amata Garito). Nella riunione, allargata ad ospiti prestigiosi, tra cui Marco Ricceri (Segretario generale Eurispes ), Giuseppe Palmisano (Direttore ISGI-CNR ), Paolo Quercia (Direttore CENASS ), Serena Forni, la Rete si è presentata come principale forum di ricerca sulle visioni di Mediterraneo che si confrontano in Italia, nel rispetto dei diversi approcci culturali alla politica estera. Un laboratorio di idee e di azioni concrete (think tank dei think thank), outreach del MAECI ed esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato, al servizio delle istituzioni italiane ed europee, al fine di collegare l’accademia con la società civile, come richiesto nell’ultima riunione dei Capofila ALF a Bruxelles del 18-20 novembre scorsi. La Rete ha l’ambizione di evitare il ‘bla bla’ euromediterranneo focalizzando su pochi messaggi e prodotti di alta qualità. L’obbiettivo è una nuova strategia del dialogo per raccomandare decisioni ad interlocutori italiani, europei ed extraeuropei sul rispetto e la valorizzazione delle identità collettive. I partecipanti al CE allargato incoraggiano consorzi e partenariati a mettere a disposizione le proprie capacità di lavoro, moltiplicando energie e risorse dei singoli membri. Cuore pulsante e corpo intermedio comunitario dell’associazione, i gruppi di lavoro tematici riuniti periodicamente in coordinamento col CE prepareranno un libro bianco sul dialogo euromediterraneo con raccomandazioni policy-oriented, inviate ai membri ed ai partner internazionali e presentate in una conferenza internazionale annua. A conclusione della riunione il CE ha lanciato un appello alle istituzioni italiane ed europee per intervenire urgentemente a favore dei bambini migranti che rischiano ogni giorno tratta di organi e pedoprostituzione.