Resoconto di Paolo Brigatti sulla mobilitazione presso Assolate.
Oggi durante il presidio in piazza Trento sotto la sede di Assolatte, si è svolto un incontro dove si è parlato di strategie per costruire un prezzo adeguato a coprire i costi di produzione. E' balzata agli occhi la compattezza del fronte delle sigle sindacali tanto importante in questo momento per ribadire la ferma richiesta di un giusto riconoscimento per il nostro prodotto. Abbiamo ribadito che più del 50% del nostro latte viene usato per fa...
Oggi durante il presidio in piazza Trento sotto la sede di Assolatte, si è svolto un incontro dove si è parlato di strategie per costruire un prezzo adeguato a coprire i costi di produzione. E' balzata agli occhi la compattezza del fronte delle sigle sindacali tanto importante in questo momento per ribadire la ferma richiesta di un giusto riconoscimento per il nostro prodotto. Abbiamo ribadito che più del 50% del nostro latte viene usato per fare formaggi Dop e quindi non è giustificato legarne il prezzo al latte estero. Non era solo un presidio ma anche un momento di informazione per i consumatori e infatti sono stati distribuiti migliaia di litri di buon latte italiano per far capire al consumatore la differenza tra un latte sicuramente italiano e un latte anonimo. Da dicembre la UE ha già deciso di togliere lo stabilimento di produzione della etichetta così da svantaggiare l'Italia forse in previsione della prossima approvazione del Ttip (Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). L'embargo imposto alla Russia, ha portato danni per oltre due miliardi al settore primario italiano e in modo particolare ha colpito il settore caseario per l'1,7% del fatturato. Questa riduzione mortifica pesantemente il settore dato che è riferito a un mercato nuovo e in piena espansione. Ora gli spazi commerciali sono stati occupati da prodotti similari provenienti da altre parti del mondo e sarà molto, molto difficile riguadagnare il mercato perduto. Paolo Brigatti APL PIANURA PADANA. (EMB)