NOTAIO SI APPROPPRIA DI SOMME DESTINATE ALL’ERARIO.
COMUNICATO STAMPA NOTAIO SI APPROPPRIA DI SOMME DESTINATE ALL’ERARIO. SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI 485.000 EURO In data odierna, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia, nell’ambito del procedimento penale instaurato per il reato di peculato a carico di un notaio iscritto all’ordine notarile di Brescia, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Brescia, di disponib...
COMUNICATO STAMPA NOTAIO SI APPROPPRIA DI SOMME DESTINATE ALL’ERARIO. SEQUESTRATI BENI PER UN VALORE DI 485.000 EURO In data odierna, militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Brescia, nell’ambito del procedimento penale instaurato per il reato di peculato a carico di un notaio iscritto all’ordine notarile di Brescia, hanno dato esecuzione al provvedimento di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. su richiesta della Procura della Repubblica di Brescia, di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili nei confronti dell’indagato. L’attività investigativa, svolta con l’ausilio di accertamenti bancari e di perquisizioni presso lo studio notarile sito in provincia di Brescia, ha avuto inizio a novembre 2015 ed è scaturita da una segnalazione dell’Agenzia delle Entrate di Brescia a seguito dell’omesso e/o ritardato versamento all’Erario delle imposte anticipate al professionista, a titolo di responsabile d’imposta, tra il 2009 e il 2015 (imposte di registro, ipotecarie e catastali), versate dai clienti a fronte della stipula di oltre 140 rogiti, principalmente attinenti a compravendite immobiliari. L’indagato ha imputato la situazione alla mancanza di liquidità registrata a partire dal 2011 e ha dichiarato di aver utilizzato il denaro anche per coprire precedenti debiti di imposte e costi dello studio. A fronte delle predette violazioni l’organo di disciplina dell’ordine ha sospeso il professionista dall’esercizio delle funzioni notarili, ritenuti i fatti in questione di manifesta gravità e rilevato, altresì, il rischio di ulteriori condotte distrattive, atteso il protrarsi delle stesse e l’entità del danno arrecato alla clientela. Al fine di recuperare quanto indebitamente trattenuto dall’indagato, sono stati effettuati mirati accertamenti patrimoniali, sfociati nell’emissione di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e/o per equivalente, fino alla Pag. 2 di 2 concorrenza di circa Euro 485.000, di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili registrati e/o di altri diritti economicamente valutabili. Brescia, 24 marzo 2016