Mario Morcone Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione Ministero dell’Interno

Mario Morcone Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione Ministero dell’Interno Ancora un anno di accoglienza positiva e condivisa tra Stato ed Enti Locali. Ancora una stagione di accelerazioni sociali che richiedono maggiori sforzi alla nostra terra. È nel confrontarsi con la crescente richiesta di aiuto, proveniente nella sua quasi totalità dal grande contenitore di contraddizioni e “Sofferenza Umana” rappresentato dall’Africa, che si coglie l’entità di ciò che si è riusciti a...

Mario Morcone Capo Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione Ministero dell’Interno Ancora un anno di accoglienza positiva e condivisa tra Stato ed Enti Locali. Ancora una stagione di accelerazioni sociali che richiedono maggiori sforzi alla nostra terra. È nel confrontarsi con la crescente richiesta di aiuto, proveniente nella sua quasi totalità dal grande contenitore di contraddizioni e “Sofferenza Umana” rappresentato dall’Africa, che si coglie l’entità di ciò che si è riusciti a mettere in campo. Diviene pertanto un esercizio dovuto, alla trasparente informazione del cittadino, ma anche ai tanti operatori che – nel silenzio di una sincera solidarietà – si sono impegnati oltre i propri limiti, pubblicare il rapporto periodico sulla protezione internazionale in Italia. L’analisi stimola anche una riflessione per certi versi un po’ amara: non sembra esserci spazio per una soddisfazione piena, nonostante l’oggettivo incremento di effi- cienza del Sistema. Passare da quasi 10.000 posti in accoglienza nel 2013, a 20.752 nel corso di una sola annualità, dovrebbe infatti costituire, da sola, una motivazione assorbente a questo fine. Così come l’espandersi del Sistema SPRAR su più realtà territoriali, con un incremento di offerta progettuale che investe 381 enti locali nel 2014 (342 comuni - 31 province - 8 unioni di comuni) a fronte di 128 enti locali nel 2013 (110 comuni - 16 province - 2 unioni di comuni). Ma per chi è chiamato a leggere il fenomeno oltre la freddezza dei numeri, e tra le righe delle ricostruzioni sull’evoluzione di breve e medio periodo, il senso della sfida in atto suscita tuttora una naturale preoccupazione. Il dibattito su questo tema fondamentale della nostra “ Società Aperta” non sembra essere stato colto appieno da tutti gli attori in campo, nel continuo ed improduttivo rimando tra approccio internazionale delle cause e reale sostenibilità nazionale. prosegue su    Una volta per tutte i dati sui quali fare riflessioni