Malerba incontra i portatori di handicap
Promuovere, sviluppare e coordinare iniziative sportive, ricreative, culturali e socio-sanitarie rivolte ai portatori di handicap Il candidato sindaco Stefano Malerba ha incontrato questa mattina i responsabili della Polha Varese. Un confronto interessante ed aperto sui temi del mondo dei disabili e dello sport. Abbiamo rilevato un gap importante e non tollerabile, dice Malerba, riguardo gli impianti sportivi della città, spesso non idonei ad accogliere atleti con disabilità. A Varese non si ...
Promuovere, sviluppare e coordinare iniziative sportive, ricreative, culturali e socio-sanitarie rivolte ai portatori di handicap Il candidato sindaco Stefano Malerba ha incontrato questa mattina i responsabili della Polha Varese. Un confronto interessante ed aperto sui temi del mondo dei disabili e dello sport. Abbiamo rilevato un gap importante e non tollerabile, dice Malerba, riguardo gli impianti sportivi della città, spesso non idonei ad accogliere atleti con disabilità. A Varese non si è potuto dar il via ad un progetto di wheelchair rugby in quanto nessuna palestra era idonea. E’ necessario che alcuni impianti vengano strutturati e pensati per accogliere anche attività di atleti disabili, continua Malerba, è altrettanto fondamentale che venga garantita in favore di tali atleti la gratuità delle strutture. Se lo sport è fattore fisico e mentale, continua Malerba, i disabili che praticano attività sportiva hanno una forza di volontà , determinazione e cultura sportiva che raramente si trovano in atleti normodotati. Dobbiamo promuovere l’integrazione tra società di atleti normodotati e disabili. Una vicinanza tra loro porterebbe ad entrambi grandi vantaggi. Ai normo a livello mentale e per i disabili la disponibilità di volontari. Dice Malerba: consiglio a tutti la lettura del libro ‘ Mi hanno regalato un sogno’ scritto da Bebe Vio una ragazzina amputata a tutti e quattro gli arti. Bebe ha anche disegnato la maglia del minirugby varese che allego . La Polha insegna che conta l’abilità, non la disabilità, conclude Malerba, io sostengo che una città solidale lo è quando chiunque può dire che "a Varese si sta bene". -- Stefano Malerba