LOMBARDIA. FAVA: AGRICOLTURA CONSAPEVOLE CONQUISTI MERCATO INTERNO

LOMBARDIA. FAVA: AGRICOLTURA CONSAPEVOLE CONQUISTI MERCATO INTERNO ASSESSORE: CAMPAGNA AMICA UN'IDEA VINCENTE DI COLDIRETTI (Lnews - Milano, 04 mar) "L'imprenditore agricolo torni a fare l'imprenditore crescendo in consapevolezza. Regione Lombardia sosterrà questo sforzo, contribuirà alla conquista del mercato interno e a un'internazionalizzazione che sia realmente remunerativa, senza condizionare nessuno e prendendo atto che sta cambiando, in positivo, l'approccio". Lo ha detto l'assessore a...

LOMBARDIA. FAVA: AGRICOLTURA CONSAPEVOLE CONQUISTI MERCATO INTERNO ASSESSORE: CAMPAGNA AMICA UN'IDEA VINCENTE DI COLDIRETTI (Lnews - Milano, 04 mar) "L'imprenditore agricolo torni a fare l'imprenditore crescendo in consapevolezza. Regione Lombardia sosterrà questo sforzo, contribuirà alla conquista del mercato interno e a un'internazionalizzazione che sia realmente remunerativa, senza condizionare nessuno e prendendo atto che sta cambiando, in positivo, l'approccio". Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava intervenendo questa mattina all'evento di Coldiretti 'Tour della consapevolezza Lombardia 2016'. Presente il presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini che ha ringraziato il presidente di Regione Lombardia e l'assessore Fava per aver creduto nell'esperienza di Campagna Amica ben prima di Expo e di aver condiviso il percorso pre Expo, con il 'Lombardia Expo Tour', e durante l'Esposizione universale. Expo è stata occasione per lanciare la campagna anti contraffazione e il Position Paper. AGRICOLTURA HA ATTESO POLITICA - "La consapevolezza in agricoltura - ha spiegato Fava - è il passaggio che ancora manca, perché il mondo agricolo ha assecondato e subito le scelte politiche. Lo dico perché stiamo attraversando una crisi più grande perché l'agricoltore, in questi anni, ha aspettato le misure del Psr anche per le semine aspettando quindi l'aiuto esterno". NO SUSSISTENZA, SERVE NUOVO APPROCCIO - "Quando l'agricoltura diventa sussistenza - ha ricordato l'assessore - segnala chiaramente che manca il passaggio della consapevolezza di produrre qualcosa che davvero interessi al mercato e che superi la crisi strutturale. Nella consapevolezza non esistono modelli precostituiti, ma le aziende devono crescere in base alle richieste del mercato, mentre oggi, molto spesso, siamo davanti ad aziende che non riescono a vivere senza aiuto pubblico e a garantire il ricambio generazionale: serve un nuovo approccio". CAMPAGNA AMICA IDEA VINCENTE - "Ottima l'idea di Coldiretti di lanciare Campagna Amica - ha sottolineato l'assessore Fava - e la vendita diretta dei produttori ai consumatori. Se noi guardiamo il sistema complessivo dell'agroalimentare e lo consideriamo filiera unica, quello lombardo è cresciuto anche nel 2015, mentre altri comparti hanno segnato il passo. Emerge però il dato che a marginalizzare sul prodotto agricolo non è più l'agricoltore, ma quasi sempre il trasformatore. Siamo in un mercato con margine, non asfittico, ma ho più produzione di materia prima che continua a perdere valore come dimostrano le merci che diventano 'italiane' appena passano il Brennero, le contraffazioni e l'italiano sounding". INTERNAZIONALIZZAZIONE SI MISURA SU REMUNERATIVITÀ - "Va rivisto il modello - ha rimarcato l'assessore Fava - e io continuo a pensare che il nostro mercato di riferimento sia quello interno, nonostante abbia girato, con il presidente Prandini, mezzo mondo promuovendo prima Expo e i nostri prodotti. Io continuo a pensare che l'internazionalizzazione abbia un valore straordinario se massimizza il valore". "Il ministro - ha ricordato l'assessore - ieri ha detto che, nel 2020, arriveremo a 50 milioni di export, ma io mi chiedo a quali condizioni visto che siamo diventati, nel 2015, il primo Paese per esportazione di vino superando la quantità di prodotto portato all'estero, ma incassando meno dei transalpini. Quindi l'internazionalizzazione non si misura sulla quantità, ma sul valore dell'export". PROMOZIONE SUL MERCATO INTERNO - "Noi - ha concluso Fava - dobbiamo ripensare un modello che guardi di più a quello interno, perché è il consumo interno che fa la differenza e il nostro è fatto da consumatori che cercano la qualità. Se noi miglioriamo l'offerta, se noi sosteniamo la promozione abbiamo la chiave di volta per conquistare mercati e remunerazione con adeguate opere di sostegno ai produttori che passano anche per la vostra azione come Coldiretti". (Lnews) gus