Gallarate, vicenda Caianiello l'avv.Besani precisa
gent.mi letto l’articolo oggi apparso sul quotidiano la prealpina appare utile offrire alcune precisazioni a tutela del sig. Caianiello mio assistito nonché della corretta valutazione dei fatti, poiché le dichiarazioni estemporanee e le interpretazione di elementi fattuali e giuridici condensate in poche righe ma relative a vicende tanto complesse da avere ricevuto letture affatto discordi nei (per ora) tre gradi di giudizio occorsi, appaiono decisamente avventurose. in ogni caso, il titolo d...
gent.mi letto l’articolo oggi apparso sul quotidiano la prealpina appare utile offrire alcune precisazioni a tutela del sig. Caianiello mio assistito nonché della corretta valutazione dei fatti, poiché le dichiarazioni estemporanee e le interpretazione di elementi fattuali e giuridici condensate in poche righe ma relative a vicende tanto complesse da avere ricevuto letture affatto discordi nei (per ora) tre gradi di giudizio occorsi, appaiono decisamente avventurose. in ogni caso, il titolo del prefato articolo parla di tangente e di verità (tangente all’ex Majno La verità su Caianiello) con una manifestazione di sicurezza davvero invidiabile, atteso che dopo 14 anni dal fatto non vi è alcuna sentenza definitiva e pertanto non vi è ad oggi neppure una verità meramente processuale. ma tant’è. va comunque sottolineato come sia particolarmente improvvido l’uso del termine “tangente” in una vicenda processuale in cui la parte offesa - da sempre tratteggiata dal suo ottimo difensore come vittima della politica - così veniva invece descritta dalla corte d’appello di Milano: “ imprenditore quantomeno "disinvolto" nei rapporti con gli amministratori pubblici”. non solo. le tre sentenze sinora succedutesi hanno concordato solo in un punto: alla parte civile non spetta alcuna risarcimento per il danno morale (che evidentemente non c’è) da reato ma solo la restituzione di parte del denaro asseritamene dalla stessa versato. quanto al prosieguo dell’articolo occorre poi ricordare che l’esistenza degli elementi indispensabili del reato di estorsione (ritenuto sussistente in primo grado) ovvero di concussione (così rideterminato in appello) è ben lungi da essere acclarata. pare che l’esperienza del precedente procedimento che ha coinvolto il sig. Caianiello e che ha provocato ingiusti e indegni danni a persone poi risultate del tutto innocenti non sia sta appresa o forse l’onestà intellettuale ed anche la virtù della prudenza possono sempre essere agevolmente sacrificate per scopi sicuramente estranei all’accertamento della verità. mi auguro che il mio assistito possa, sino alla definizione di questa vicenda, essere lasciato estraneo dalla canea di ulteriori strumentalizzazioni atteso che , a tacere d’altro, da oltre 13 anni sta aspettando di capire di cosa lo si accusa. cordiali saluti avvocato stefano besani --- Come nostra abitudine nei casi di un certo peso e importanza preferiamo dare spazio in forma integrale alle persone che aspettano giustizia e non si sottraggono. Il caso è complesso e le semplificazioni posso comportare giudizi frettolosi e inesatti che magari col tempo potrebbero essere smentiti dai fatti E noi che scriviamo pur avendo le nostre opinioni è meglio che partiamo dai fatti e dalle pronunce definitive che non ci sono in questo caso. Giuseppe Criseo Varese Press