Fratelli d’Italia – An Gallarate Circolo “Destra Nuova": “Siamo vicini alla Francia”

Fratelli d’Italia – An Gallarate Circolo “Destra Nuova": “Siamo vicini alla Francia”     Riportiamo la dichiarazione da parte del dipartimento della comunicazione di “Fratelli d’Italia – An Gallarate Circolo “Destra Nuova"”, presieduto da Luca Gnocchi, ai fatti di Parigi: “Questo è il risultato della politica della tolleranza, dell’integrare ciò che per cultura e natura non lo è, questo è il risultato dell’immigrazione selvaggia, senza regole, perché questi personag...

Fratelli d’Italia – An Gallarate Circolo “Destra Nuova": “Siamo vicini alla Francia”     Riportiamo la dichiarazione da parte del dipartimento della comunicazione di “Fratelli d’Italia – An Gallarate Circolo “Destra Nuova"”, presieduto da Luca Gnocchi, ai fatti di Parigi: “Questo è il risultato della politica della tolleranza, dell’integrare ciò che per cultura e natura non lo è, questo è il risultato dell’immigrazione selvaggia, senza regole, perché questi personaggi intanto passano e vanno, ma poi non si capisce perché rimangono, questo è il risultato ottenuto da chi parla, anche perché il problema non lo riguarda, perché viaggia con la scorta e su auto blu. Sono queste le stesse persone che percepiscono stipendi faraonici a spese di chi in loro sperava in un aiuto per non perdere tutto, perché credeva di meritarselo avendo sempre pagato le tasse, non avendo mai rubato, e pensando che chi ha mandato il paese in crisi avesse almeno il buon senso di salvarli dalla rovina. Di chi cerca protezione, visto che è reato difendersi da soli, ottenendo invece nel momento del bisogno di perdere tutto, anche la dignità, lasciando che la propria nazione al posto che aiutarli, dica “prima arrivano gli altri perché l’Europa foraggia solo per questo”. Se questa è retorica politica, la realtà invece è quella che si è vista ieri sera a Parigi, e prima ancora a New York, Londra e Madrid. Se la scusa è “sempre” quella che la causa è “sempre” l’imperialismo occidentale, la soluzione non è certo solo dispiacersi per queste cose quando succedono, limitandosi a inutili marce della pace e solidarietà a fatto compiuto. Fa impressione, ma  adesso è capitato ad altri paesi, vogliamo aspettare che domani capiti a noi? questa gente ce l’hanno messa in casa, lo hanno fatto quelle fazioni politiche che in questi anni hanno preferito il perbenismo interessato, e le sue inevitabili conseguenze, a una politica di tutela degli italiani e di tutti quelli che venuti nel nostro paese vogliono diventare italiani per cultura e valori. Non siamo solo un popolo di santi, poeti e navigatori, siamo di più. Abbiamo esportato nel mondo l’italianità e la nostra antica cultura, e adesso siamo invece vittime inermi della disintegrazione, non integrazione, della nostra anima nazionale. Vogliamo aspettare che la prossima sia Roma??? o ci tiriamo giù del tutto le braghe ed evitiamo l’ipocrisia di stupirci, o reagiamo.”   Alessio Imbriglio