A sinistra si leva uno squillo
A sinistra si leva uno squillo e la destra risponde con l’urlo. Sabato è nata Sinistra Italiana dalla confluenza dei fuoriusciti del PD in SEL per organizzare l’alternativa di sinistra “arancione” al PD di Renzi. Domenica in Piazza Maggiore a Bologna, transennata per contenere la spinta irrazionale dei gruppi antagonisti, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno riunito la base per rilanciare un centro-destra “diverso” da quello del 1994. Se a sinistra si tenta di ricomporre un’are...
A sinistra si leva uno squillo e la destra risponde con l’urlo. Sabato è nata Sinistra Italiana dalla confluenza dei fuoriusciti del PD in SEL per organizzare l’alternativa di sinistra “arancione” al PD di Renzi. Domenica in Piazza Maggiore a Bologna, transennata per contenere la spinta irrazionale dei gruppi antagonisti, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, hanno riunito la base per rilanciare un centro-destra “diverso” da quello del 1994. Se a sinistra si tenta di ricomporre un’area culturalmente omogenea ai valori storici di ispirazione socialista e alternativa al trasformismo inquietante introdotto dal “ giovin signore fiorentino”, più complessa risulta la situazione sulla destra, dove, a parte gli accenti fuori misura usati sia dal Cavaliere che da Salvini, appare quanto mai arduo mettere insieme storie e culture di riferimento molto diverse, mentre dalla piazza si impone una leadership , quella di Salvini che appare ancora acerba per una reale capacità di egemonia politica. Confesso che per noi Popolari ciò che sta accadendo in Italia non ci piace per niente. Il deficit dello stato di diritto e la crisi di democrazia derivato dal “golpe blanco” del Novembre 2011 e tuttora persistente, con una minoranza del 15 % dell’elettorato che accentra in sé tutto il potere e si presta a far passare attraverso un Parlamento di “illegittimi” la riforma della Costituzione, sono la sovrastruttura di un sistema che soffoca la condizione di anomia persistente a livello sociale, economico e produttivo reale del Paese. Non sappiamo se la nascita a sinistra della nuova formazione “arancione”, il colore scelto da Sinistra Unita per la nuova avventura, favorirà quel “Partito della Nazione” del premier da più parti evocato e da noi fortemente contrastato per il suo carattere di trasformistica commistione di posizioni orientate all’esclusiva gestione del potere. Anche ciò che è accaduto ieri a Bologna ci appare più espressione di una deriva lepenista che la rappresentazione di un’alternativa reale e democratica al sistema di potere equivoco gestito da “ Il Bomba” fiorentino. Continuiamo a perseguire l’idea che in Italia sia opportuno ripartire dalla ricostruzione delle culture politiche che ne hanno caratterizzata la storia e che fanno riferimento alle grandi famiglie politiche europee. Ci sentiamo di far parte della grande famiglia del PPE, con tutti i suoi limiti e contraddizioni, e intendiamo batterci per riportare il PPE ai valori ispiratori dei padri fondatori: Adenauer, De Gasperi e Schuman. Crediamo sia opportuno costruire la seconda gamba del sistema politico in grado di intercettare i bisogni dei diversamente tutelati e del terzo stato produttivo e di organizzare un nuovo soggetto politico che da tempo connotiamo come: laico, democratico, popolare, liberale, riformista, europeista, trans nazionale, ispirato ai valori dell’umanesimo cristiano, inserito a pieno titolo nel PPE, alternativo al trasformismo socialista renziano e ai populismi estremi. E’ lo stesso obiettivo che abbiamo condiviso con gli amici dell’appello di Rovereto, da Ivo Tarolli, Mario Tassone, Gianni Fontana, Lelio Alfonso e tanti altri. Certo faremo i conti con la legge elettorale super truffa che un parlamento farlocco ha inteso adottare e che, con ogni probabilità, visti i sondaggi perigliosi si appresta a modificare per non dar spazio alle aspirazioni del M5S; innanzi tutto, però, intendiamo concorrere alla ricomposizione su basi culturali omogenee dell’area popolare e laica cristianamente ispirata. Sono questi gli obiettivi che insieme agli amici Carlo Giovanardi (Popolari liberali) , Mario Mauro (Popolari per l’Italia), Gaetano Quagliariello e molti altri ci siamo proposti e che intendiamo sviluppare con tutte le realtà territoriali interessate all’incontro che si terrà a Roma il 28 e 29 Novembre prossimo alla sala convegni del Green Park Hotel Pamphili, sul tema: UNITI SI VINCE. Ettore Bonalberti HYPERLINK "http://www.alefpopolaritaliani.eu" www.alefpopolaritaliani.eu HYPERLINK "http://www.insiemeweb.net" www.insiemeweb.net HYPERLINK "http://www.don-chisciotte.net" www.don-chisciotte.net