GdF,sequestrate 87 tonnellate di pellet e 4000 lt.di gasolio

Varese, 9 marzo 2016 GUARDIA DI FINANZA VARESE LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, TUTELA DEL “MADE IN ITALY” ED ALLA SICUREZZA DEI PRODOTTI: SEQUESTRATE OLTRE 87 TONNELLATE DI PELLET E CIRCA 4 MILA LITRI DI GASOLIO ILLECITAMENTE DETENUTO. Continua, senza sosta, l’attività della Guardia di Finanza a tutela del made in Italy, della sicurezza prodotti e della tutela della proprietà industriale di marchi e brevetti. Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Gallarate in attuazione del piano operat...

Varese, 9 marzo 2016 GUARDIA DI FINANZA VARESE LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, TUTELA DEL “MADE IN ITALY” ED ALLA SICUREZZA DEI PRODOTTI: SEQUESTRATE OLTRE 87 TONNELLATE DI PELLET E CIRCA 4 MILA LITRI DI GASOLIO ILLECITAMENTE DETENUTO. Continua, senza sosta, l’attività della Guardia di Finanza a tutela del made in Italy, della sicurezza prodotti e della tutela della proprietà industriale di marchi e brevetti. Nei giorni scorsi, i militari della Compagnia di Gallarate in attuazione del piano operativo anticontraffazione predisposto dal Comando Provinciale di Varese hanno effettuato una serie di attività sul territorio di competenza. In considerazione della crescente diffusione sul mercato del nuovo combustibile denominato “pellet”, le Fiamme Gialle gallaratesi hanno concentrato l’attenzione sul commercio di questo prodotto, caratterizzato dall’economicità di approvvigionamento e dalla semplicità di impiego. Di contro, alcune analisi chimiche effettuate su campioni di questo “combustibile” hanno permesso di appurare che qualora miscelato con materiali nocivi, come le colle per il legno, possono produrre danni per la salute del consumatore. In questa ottica, sono stati effettuati alcuni controlli nello specifico settore. In un capannone di Cassano Magnago (VA), i Finanzieri hanno rinvenuto numerosi bancali di “pellet” di marche e provenienza diversa che erano esposti per la vendita a prezzi “molto concorrenziali”. Un’attenta analisi delle confezioni ha consentito di rilevare che i Paesi di provenienza del citato materiale erano i più disparati (Germania, Spagna, Romania, Francia). Da un’attenta disamina della documentazione d’acquisto e dalle analisi delle caratteristiche tecniche, si accertava che non venivano riportate l’indicazione dell’origine, la natura e la provenienza del prodotto in lingua italiana, come invece previsto dal D.Lgs nr. 206/2005 (recepito da specifiche direttive europee). Attese le risultanze delle attività investigative, in assenza delle indicazioni obbligatorie previste e disciplinate dal Codice del consumo, i militari procedevano al sequestro amministrativo di 87 tonnellate (pari a più di quattro autotreni) di “pellet”. Durante le operazioni di servizio, i Finanzieri hanno anche rinvenuto, fra i bancali di “pellet” e cataste di legna da ardere, nelle immediate adiacenze di un grosso quadro elettrico, quattro cisterne da 1.000 kg ciascuna con all’interno oltre 3.600 litri di gasolio detenuti in violazione delle più elementari norme sulla sicurezza ed in assenza di qualunque autorizzazione amministrativa.