Bustomerita, da E.Fiore anche Marco Reguzzoni
Ennesimo appuntamento del comitato Bustomerita promosso e animato dall’instancabile Emanuele Fiore. Questo sabato all’aperitivo al Meet Cafè di piazza Santa Maria è ospite Marco Reguzzoni: imprenditore, scrittore, uomo politico, ex presidente della provincia di Varese e deputato capogruppo della Lega Nord alla camera. Tra il pubblico presente anche il candidato Sindaco Gianluca Castiglioni. Per l’imprenditore Marco Reguzzoni il presente è la Biocell Center un’azienda che offre servizi di racc...
Ennesimo appuntamento del comitato Bustomerita promosso e animato dall’instancabile Emanuele Fiore. Questo sabato all’aperitivo al Meet Cafè di piazza Santa Maria è ospite Marco Reguzzoni: imprenditore, scrittore, uomo politico, ex presidente della provincia di Varese e deputato capogruppo della Lega Nord alla camera. Tra il pubblico presente anche il candidato Sindaco Gianluca Castiglioni. Per l’imprenditore Marco Reguzzoni il presente è la Biocell Center un’azienda che offre servizi di raccolta, trattamento e conservazione delle cellule staminali del liquido amniotico e dei villi coriali e ha ramificazioni all’estero con la Biocell Center Corporation Boston sita a Natick vicino alle città di Boston e Cambridge, in un’area che rappresenta l’eccellenza nel settore delle biotecnologie, e con la Biocell Lugano nel Canton Ticino. “Allo stesso modo del tessile in cui partendo da un’azienda capostipite si è formata una filiera che andava al traino delle industrie del territorio, la Biocell nasce sulle orme dell’istituto Toma (Toma Advanced Biomedical Assays) un’eccellenza attiva da tempo a Busto nell’analisi delle malattie genetiche. Il progetto è in continua espansione e nel futuro è previsto lo sbarco in Egitto e in Brasile”. “Il lavoro è libertà - mi diceva Gianfranco Miglio - perché se fai il politico di professione diventi un parassita - ed io penso di avere dato molto alla politica e mi sono permesso di rifiutare candidature importanti, da più parti, per tornare a fare l’imprenditore a tempo pieno”. Lo scrittore Marco Reguzzoni comincia nel 2005, da Presidente della Provincia, con “Varese Provincia d’Autore”, una raccolta di testimonianze dei protagonisti eccellenti della nostra terra a partire da Ottavio Missoni, Angelo Branduardi, Dario Fo, Uto Ughi, Francesca Senette con i migliori testimoni della provincia. Il libro nella seconda ristampa è stato tradotto in otto lingue. Nel 2007 pubblica “Marketing del territorio, il caso provincia di Varese” e poi nel 2011 pubblica con Rizzoli “Gente del nord” l’avventura della Lega vissuta dall’interno da un ragazzino di quindici anni che sente parlare a un comizio in sala Zappellini Umberto Bossi, il fondatore di un neonato movimento politico che vuole promuovere l'autonomia, il federalismo, il recupero delle tradizioni locali e poi vive da protagonista un pezzo importante della storia politica parlamentare di quel movimento/partito e del nostro paese. Ma “il mio libro più bello non è stato ancora presentato - dice Reguzzoni - e s’intitola “Volandia un sogno tra le ali” e sarà un catalogo discorsivo con tante storie dentro e con la grande passione per il parco museo e per la storia industriale aeronautica del nostro territorio “. Infatti, Volandia, il parco e museo del volo, è l’altro grande impegno attuale di Reguzzoni e racconta l’altra faccia della storia economica del Varesotto, oltre al tessile, ed è l’aeronautica, nata con la pazza idea del signor Caproni che ha convinto un suo meccanico a salire su una macchina e farla volare facendo nascere una delle più importanti realtà industriali in Italia. “Con le regole burocratiche di oggi, non sarebbe potuto accadere” “il nostro obiettivo è insegnare ai giovani il coraggio e la passione che sono le grandi doti degli imprenditori che hanno fatto grande Busto” Era inevitabile cadere nella storia politica con un testimone così formidabile. “quando sono entrato in politica era il periodo in cui cessava la divisione tra destra e sinistra e c’era una gran voglia di nuovo. La lega è stato il primo partito postideologico e aveva in Gianfranco Miglio una grande guida che mi ha fortemente influenzato in particolar modo per il concetto: lavoro è libertà.” “Quando siamo andati al governo pensavamo di poter cambiare lo stato con un grande progetto di federalismo. Eravamo un governo di centrodestra, ma avevamo all’interno quattro ministri economici provenienti dal vecchio partito socialista e con questa zavorra non siamo riusciti a fare quasi nulla, nè in senso federale ne’ sulla riduzione della pressione fiscale”. “L’unico momento molto positivo di quella mia esperienza è stata la Legge che porta il mio nome, la Reguzzoni Versace sulla tutela del Made in Italy, ma il mio cruccio è che nonostante sia in vigore e completa di decreti attuativi, non è stata mai attuata. La burocrazia ha vinto la sua battaglia e anche la guerra: la etichetta contraffatta è un reato penale, ma nessuno fa rispettare la legge”. “Il due giugno 2015 con altri amici abbiamo provato a proporre un nuovo sogno e da Milano abbiamo realizzato a un grande evento con la proposta di ri-unire il Centro-Destra, mai così diviso e lacerato, in un Unico Movimento, in un'unica Associazione, sotto forma di Confederazione di Movimenti e Associazioni Liberal-Conservatrici, secondo il modello de I REBUBBLICANI degli States, La cosa non ha avuto lo sviluppo sperato e ciò nonostante, Fabio Rizzi chiese la mia espulsione dalla Lega Nord, ma lunedì mi hanno riferito che la cosa è stata definitivamente archiviata”. Serata piacevolissima condita di aneddoti e ricordi “Se a Busto qualcuno non avesse cominciato a fare imprenditore tessile, la città non sarebbe mai diventata la Manchester italiana, e se Caproni non fosse stato così pazzo da far volare un aereo oggi non avremo qui la più grande industria aeronautica del paese”. “Stay hungry, stay foolish” diceva Steve Jobs nel 2005 ai laureandi di Stanford. Forse è proprio in questo modo di essere il segreto del successo non solo negli States, ma anche nella storia del progresso del nostro paese e dei nostri pionieri che non conoscevano l’inglese, ma avevano le idee molto chiare. La follia e la fame che sviluppano al massimo la capacità e l’inventiva e creano i miracoli nella politica e nell’impresa non abitano più tra noi e i risultati si vedono. Busto Arsizio 21/02/2016 Fabrizio Sbardella