GUARDIA DI FINANZA MONZA. OPERAZIONE “SEGRETO D’UFFICIO”
ARRESTATE 2 SORELLE PER UNA TRUFFA DA OLTRE 1 MILIONE DI EURO.
I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione, questa
mattina, ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere ed ai domiciliari emessa dal Giudice
per le Indagini Preliminari di Monza, nei confronti di due donne, residenti in provincia di Monza
e Brianza e Lecco, indagate per truffa aggravata dall’avere, tra l’altro, approfittato di
circostanze di persona (parentela, amicizia, età avanzata delle vittime) tali da ostacolare la
privata difesa, ricettazione e favoreggiamento reale.
Le indagini sono scaturite da una denuncia presentata alla Guardia di Finanza, nell’ottobre
2016, da due anziani coniugi che riferivano di essere stati vittime di una truffa architettata da
una loro vicina di casa, dipendente di Poste Italiane sino al gennaio 2017. Quest’ultima, nel
2014, proponeva alla coppia di sottoscrivere un investimento finanziario a suo dire
vantaggioso in quanto riservato solo al personale dipendente di Poste Italiane. Convinti ad
aderire, soprattutto per il rapporto di conoscenza con la donna, le due vittime hanno poi
versato presso le Poste, tra il 2014 e il 2016, somme di denaro per complessivi 165.000 euro,
senza sospettare nulla, anche perché venivano spesso ricevute nell’ufficio della consulente
per la compilazione dei moduli di adesione all’investimento e per i necessari aggiornamenti. Il
figlio della coppia, invece, una volta saputo delle operazioni finanziarie concluse dai genitori,
notava alcune anomalie nelle modalità di gestione dell’investimento (ad es., la stipula dei
contratti presso l’abitazione dei clienti e la consegna di soldi in contanti) e, chieste spiegazioni
presso l’Ufficio Postale dove operava la consulente infedele, scopriva la truffa.
Su delega della Procura della Repubblica di Monza, i Finanzieri del Gruppo hanno eseguito le
indagini, scoprendo numerosi altri casi di truffa posti in essere dall’indagata con le medesime
modalità in danno di oltre 40 persone sue conoscenti (parenti, amici, vicini di casa e clienti
abituali di Poste Italiane). Nel periodo tra il 2013 e il 2016, le vittime, grazie alla vicinanza ed
alla fiducia nutrita verso la ex consulente postale, venivano convinte a sottoscrivere dei falsi
contratti – spacciati per vantaggiosi investimenti riservati ai soli dipendenti postali – a fronte
dei quali versavano alla donna, in contanti, con assegni e bonifici, somme complessivamente
pari a 1.100.000 euro, in gran parte da lei spesi nel gioco d’azzardo. Per rendere credibile il
raggiro e poi eludere le richieste di chiarimenti che i clienti avanzavano sui ritardi nel
pagamento degli interessi, l’indagata versava sui conti dei truffati delle somme di denaro – a
suo dire anticipi sugli interessi – che provenivano dai soldi sottratti ad altri clienti.
L’attività investigativa condotta dalla Guardia di Finanza ha chiarito, inoltre, il ruolo assunto
nella commissione delle condotte illecite dalla sorella della ex dipendente postale, indagata
quindi per concorso nel reato di truffa, favoreggiamento reale e ricettazione.
Il servizio ha portato all’emissione da parte del G.I.P. di Monza – su richiesta della Procura
della Repubblica – di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per la principale indagata e
agli arresti domiciliari per la sorella.