Massoneria europea, levata di scudi contro il pregiudizio in Italia

Il Gran Maestro Stefano Bisi alla guida del Grande Oriente d’Italia dal 6 aprile 2014.

L’Europa è unità. Potrebbe sembrare un’eresia ma non parliamo di quella politica ( magari) dei padri fondatori che pensavano a nobili ideali.

L’Europa unita è quella che si coalizza quando ci sono pregiudizi e repressione: la Massoneria con la M maiuscola, si parla di cosa?

“La Massoneria che è una delle più antiche e diffuse organizzazioni fraterne, apolitiche e non religiose al mondo. Essa consiste essenzialmente in un metodo per la conoscenza di sé stessi attraverso l’uso di simboli, illustrati in una serie di cerimonie rituali.

I suoi membri devono essere “uomini liberi e di buoni costumi” ovverosìa uomini onesti di specchiata moralità che sono incoraggiati a parlare apertamente della Massoneria e delle sue finalità.” (Grande Oriente d’Italia).

Le prese di posizione stanno arrivando da più paesi europei, l’ultimo in ordine cronologico è l’appello francese:

“E’ con dolorosa preoccupazione che i Fratelli della Grande Loge Nationale Francaise sostengono senza riserva alcuna i Fratelli del Grande Oriente d’Italia di fronte alle incertezze minacciose che devono affrontare”. Lo sottolinea in una lettera inviata al Gran Maestro Stefano Bisi dal suo omologo francese Jean-Pierre Servel, dopo l’appello internazionale in cui il Goi denunciava il moltiplicarsi degli attacchi lanciati dal mondo della politica contro la Massoneria, sottoponendo all’attenzione delle altre Comunioni la clausa contro la Libera Muratoria, contenuta nel contratto di governo stipulato dalla Lega e dal M5S.

Ricordiamo in precedenza la presa di posizione spagnola di cui abbiamo già dato conto ai lettori.

Ma torniamo ai francesi:  Le grand maître du Grand Orient d’Italie Stefano Bisi ne cache pas sa vive préoccupation à la suite de l’insertion dans le «contrat pour le gouvernement du changement»passé la semaine dernière entre la Ligue d’extrême droite et le Mouvement Cinq Etoiles d’un «code éthique» qui prévoit d’interdire l’accès à l’exécutif «des personnes condamnées au pénal, qui sont sous procès pour de graves crimes» mais aussi «qui appartiennent à la franc-maçonnerie»

La sopra citata dichiarazione è apparsa su Liberation, giornale di sinistra francese, fondato da Jean-Paul Sartre nel 1973 ed oggi editore Édouard de Rothschild

(Figlio di Guy de Rothschild e Marie-Hélène van Zuylen van Nyevelt[1], appartiene al ramo francese della famiglia Rothschild.), banchiere di fama internazionale che è conosciuto in tutto il mondo e che dà spazio al Gran Maestro Bisi.

In Italia un po' tutti i partiti osteggiano la Massoneria ma in particolar modo la sinistra, e ricordate bene la pressione molto forte di Rosy Bindi che ha fatto tanto clamore senza riscontro alcuno.

Preconcetti duri a morire direte,  ma non sono cose nuove.

Siamo però in un’era in cui le libertà di culto e opinione dovrebbero essere ai massimi livelli soprattutto in Europa e in genere nell’Occidente e l’allarme di Bisi si estende anche ad altri possibili bersagli:

«I cittadini devono capire che ciò che sta accadendo oggi alla Massoneria può riguardare molto rapidamente altre associazioni.

Un modo di pensare derivante da un pensiero “unico” nel senso negativo e che comporta la “ghettizzazione” di liberi pensatori un clima da caccia alle streghe:

le prime tesi sulla stregoneria vengano fatte risalire alla letteratura cattolica del 1400 circa, fu in particolare nelle regioni protestanti che durante l'Umanesimo e il Rinascimento il fenomeno ebbe maggiore rilevanza e recrudescenza. In quell'epoca, le streghe, ritenute sospette e pericolose dalle autorità civili e religiose, furono oggetto di persecuzioni che sovente terminavano con condanne a morte a seguito delle quali le stesse venivano arse vive sul rogo.

Non sono roghi di fuoco quelli di oggi ma altrettanto pericolosi, campagne mediatiche che lasciano il segno e creano pensieri negativi, indicando un pericolo ipotetico per sviare le masse dal controllo economico e politico di pochi uomini nel mondo che spingono verso guerre e conflitti politici.