DISTRIBUTORI DI CARBURANTE ILLEGALI, 800 ISPEZIONI DELLA GUARDIA DI FINANZA
Le irregolarità al momento contestate sono 230, pari al 28% dei controlli eseguiti
I controlli della Guardia di Finanza all'inizio di agosto hanno riguardato anche i distributori di carburante e l'esito è stato terribile, quasi un distributore su tre non è a norma.
"Le
irregolarità al momento contestate sono 230, pari al 28% dei controlli
eseguiti, e comprendono un centinaio di violazioni alla disciplina sui prezzi,
con sanzioni amministrative a carico dei gestori degli impianti e, nei casi più
gravi, la denuncia di 33 responsabili alle Procure della Repubblica competenti,
il sequestro di 93 colonnine, 449 pistole erogatrici ed oltre 780 mila litri di
prodotti petroliferi"
La prima cosa che salta in mente quando ci sono i controlli ai distributori è se quando facciamo rifornimento, ci viene erogata la quantità che paghiamo.
Può sembrare ovvio, c'è un contatore automatico che registra quanto ci viene erogato e in base ai litri si paga.
Non è così e viene spiegato dalla Guardia di Finanza:
"attraverso
verifiche sulla qualità dei prodotti per individuare miscelazioni abusive con
sostanze dannose per gli autoveicoli e controlli sul rispetto della disciplina
dei prezzi esposti, finalizzata ad offrire un’informazione corretta e la
possibilità di scegliere dove rifornirsi a tariffe più convenienti. Le frodi
scoperte dai finanzieri, numerosi casi sono stati rilevati questa volta in
Campania, hanno riguardato la sostituzione delle schede elettroniche contenute
nei display che indicano i litri erogati con schede modificate, l’alterazione
delle colonnine e delle pistole erogatrici e la contraffazione dei cc.dd.
“piombi”, i sigilli apposti agli impianti per impedirne la manomissione"
Sempre negli anni scorsi a Sondrio erano stai scoperti serbatoi supplementari per il carburante in nero: contrabbandavano carburante da Livigno per rifornire distributori piemontesi e lombardi.
Stesso problema segnalato a Gorizia nel 2016 con l'importazione di carburante dalla Croazia con giri anomali per sfuggire ai controlli della GdF:i contrabbandieri, pur di evitare il confine goriziano, avevano deciso di tornare dalla Slovenia, dove si recavano a prelevare il gasolio di contrabbando, passando dal valico di Prato alla Drava, frazione di San Candido (BZ), proseguendo attraverso la strada statale 49 fino a Bressanone, dove, dopo aver fatto ingresso sul tratto autostradale A22, continuavano fino ad Affi (VR) e da qui riprendevano il percorso su strade secondarie fino a giungere in provincia di Brescia, luogo in cui si trovava il punto di deposito e distribuzione illegale del gasolio
Il fenomeno è in crescita, tanto che nel 2012 erano irregolari il 15%, sanzionati 114 gestori e sequestrati 21.079 litri di prodotti petroliferi tra Liguria e Sicilia.
Altra piccola truffa? Il prezzo esposto non sempre corrisponde a quello venduto (114 gestori sono stati sanzionati per violazione alla disciplina sui prezzi esposti sempre nel 2012).
La miscelazione di carburante ed olio permette di creare riserve in nero da rivendere oltre a creare danni alle automobili.
Il punto dolente è che queste truffe aumentano nonostante i numerosi e intensi controlli della Guardia di Finanza, per cui è opportuno cercare di rifornirsi sempre negli stessi distributori per verificare se i km. percorsi sono sempre quelli e tenere gli occhi aperti ai rifornimenti.