Teatro Manzoni di Busto : «Mercoledì d’essai – Stagione 2017/2018»

Teatro Manzoni di Busto;dal 4 ottobre la sala di via Calatafimi propone una nuova serie di appuntamenti con il cinema di qualità e d’autore.
Due le proiezioni in agenda nella giornata di mercoledì: una alle ore 16, l’altra alle ore 21. La rassegna si va ad affiancare al consueto programma di prime visioni cinematografiche, che in questi giorni vede in agenda al Manzoni il film
«Chi m'ha visto», opera prima di Alessandro Pondi, con Beppe Fior...

Teatro Manzoni di Busto;dal 4 ottobre la sala di via Calatafimi propone una nuova serie di appuntamenti con il cinema di qualità e d’autore. Due le proiezioni in agenda nella giornata di mercoledì: una alle ore 16, l’altra alle ore 21. La rassegna si va ad affiancare al consueto programma di prime visioni cinematografiche, che in questi giorni vede in agenda al Manzoni il film «Chi m'ha visto», opera prima di Alessandro Pondi, con Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino . Tra gli appuntamenti in cartellone: «Ritratto di famiglia con tempesta» di  Hirokazu Kore'eda, «Io danzerò» di Stéphanie Di Giusto, «L’inganno»  di Sofia Coppola Busto Arsizio (Varese), lunedì 2 ottobre 2017 - È il film «Ritratto di famiglia con tempesta» di  Hirokazu Kore'eda ad aprire la prima parte della rassegna «Mercoledì d’essai – Stagione 2017/2018», promossa dal cinema teatro Manzoni di Busto Arsizio nell’ambito del progetto «Sguardi d’essai – Sale cinematografiche culturali a Busto Arsizio». Dal 4 ottobre al 17 gennaio, accanto alla consueta programmazione settimanale di prime visioni (in questi giorni è in cartellone «Chi m'ha visto», opera prima di Alessandro Pondi, con Beppe Fiorello e Pierfrancesco Favino) , la sala di via Calatafimi offrirà, infatti, al suo pubblico una nuova serie di appuntamenti con il cinema di qualità e di autore. Dodici i titoli in agenda, per i quali si terrà una doppia proiezione: alle ore 16.00 e alle ore 21.00.  Nell’appuntamento inaugurale, il film «Ritratto di famiglia con tempesta», il giapponese Hirokazu Kore'eda racconta la storia di Ryota, un uomo che dalla vita ha ottenuto poco, non mantenendo le brillanti promesse che la sua carriera di scrittore suggeriva e riuscendo a perdere persino la moglie Kyoko e il figlio Shingo. Ridottosi a fare l'investigatore privato per sbarcare il lunario e a rubacchiare quel poco che è rimasto di valore dall'appartamento della madre Yoshiko, Ryota è in tutto e per tutto un fallito, incapace di voltare pagina. Poi una sera un ciclone si abbatte su Tokyo. Basterà una lunga notte di tempesta, con tutta la sua famiglia obbligata a condividere gli stessi metri quadrati fino all’alba, per attutire gli spigoli del presente e, soprattutto, del futuro? A raccontarlo è il finale del film, definito dalla critica «una commedia di suprema eleganza».