È un bustocco uno dei presunti piromani della pineta di Castel Fusano

È un bustocco il primo fermato per l'incendio alla pineta di Castel Fusano, mentre il secondo è un pensionato romano con pesanti precedenti penali Per ora sono due i piromani arrestati e sospettati di avere incendiato la pineta di , sono stati fermati nel parco a distanza di pochi giorni dai carabinieri forestali. Uno è un ragazzo di 22 anni, viene da Busto Arsizio ed è stato arrestato qualche giorno fa, l’altro è un pensionato romano con una lunga fedina penale arrestato ier...

È un bustocco il primo fermato per l'incendio alla pineta di Castel Fusano, mentre il secondo è un pensionato romano con pesanti precedenti penali

Per ora sono due i piromani arrestati e sospettati di avere incendiato la pineta di , sono stati fermati nel parco a distanza di pochi giorni dai carabinieri forestali. Uno è un ragazzo di 22 anni, viene da Busto Arsizio ed è stato arrestato qualche giorno fa, l’altro è un pensionato romano con una lunga fedina penale arrestato ieri pomeriggio. Fabrizio Grimaldi il giovane bustocco fermato negli scorsi giorni è un idraulico incensurato ed è stato sorpreso dai carabinieri della forestale mentre stava accovacciato a terra dando fuoco a fazzoletti di carta e alla vista dei militari se l’era data a gambe levate cercando di scappare nella fitta vegetazione della pineta. Raggiunto dai carabinieri forestali della stazione di Ostia è stato fermato e tradotto in carcere indiziato di tentato incendio boschivo. L’altro presunto piromane, il pensionato Roberto Mancini era già noto come il “maniaco della prostitute” e secondo quanto riportato da “ Il Messaggero” nel novembre del 1999 aveva sparato in faccia con un fucile a canne mozze ad un trans e nel luglio 2007 aveva sgozzato una prostituta nigeriana, i due fatti sarebbero avvenuti proprio nella pineta del Castel Fusano. Per l’uccisione della nigeriana il Mancini era stato condannato ad otto anni, ma non aveva mai smesso di importunare le prostitute e quando è stato arrestato stava tentando di dare fuoco al rifugio di una prostituta. Non è ancora chiaro se ci sia un rapporto tra i due sospettati e gli i inquirenti hanno sequestrato i telefoni dei due per controllare chiamate e messaggi e verificare l’ipotesi della presenza di altri complici o mandanti. Busto Arsizio 20 luglio 2017 La Redazione