Varese, la furia di un uomo si abbatte su una donna che soccombe
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- 28 marzo 2017 Varese
28 Marzo 2017 Alessandra Meola Uno screzio, una lite, un futile motivo...e di un lampo la furia di un uomo si abbatte su una donna che soccombe ai suoi colpi, uscendone spezzata: a volte nelle ossa e nella psiche, altre volte nella sua stessa vita. È il medesimo copione che si ripete come un refrain, cambiano gli scenari, i nomi dei personaggi ma la tragedia in atto è sempre la stessa. Questa volta lo scenario è Varese e i personaggi sono due ragazzi: lei appena 19enne, lui poco più grande, d...
28 Marzo 2017 Alessandra Meola Uno screzio, una lite, un futile motivo...e di un lampo la furia di un uomo si abbatte su una donna che soccombe ai suoi colpi, uscendone spezzata: a volte nelle ossa e nella psiche, altre volte nella sua stessa vita. È il medesimo copione che si ripete come un refrain, cambiano gli scenari, i nomi dei personaggi ma la tragedia in atto è sempre la stessa. Questa volta lo scenario è Varese e i personaggi sono due ragazzi: lei appena 19enne, lui poco più grande, di 27 anni, di origini sudamericane. Tutto ha inizio perché l'innamorata, che conosceva l'individuo da due mesi, si reca a sua casa dopo aver scoperto che nel mentre lui la tardiva. Alle animose proteste di lei e alla dichiarata volontà di rompere quel legame, la reazione del ragazzo non si fa attendere. Inizia a sferrarle pugni, uno dei quali le devia il setto nasale e a minacciarla col coltello. Terrorizzata, la giovane si rinchiude il bagno e chiama il 112. Al telefono, però, è così traumatizzata che riesce a dire solo a dire il nome del fidanzato ma perde la cognizione dello spazio: non sa più dove si trova. Tuttavia basta quell'indizio ai Carabinieri per risalire alla dimora di lui e citofonargli , intimandogli l'apertura. Il sudamericano prova ad ostacolare la giustizia armandosi di un fendente, ma viene accerchiato e ridotto all'impotenza.Il suo nome era ben noto alla Legge, e nell'abitazione vengono trovate tracce di polveri bianche, campionate e portate in laboratorio dagli agenti, con l'ipotesi che si tratti di droga. La ragazza sotto shock viene condotta via e affidata alle cure dei medici. Encomiabile il lavoro dell' Arma, ma viene da domandarsi perché ci troviamo dinanzi all'ennesimo caso di violenza sulle donne? Esistono molti fattori sociali che potrebbero offrire una chiave: si potrebbe puntare il dito su alcuni video di you tube o sulle realtà virtuali sempre più aggressive e sulla mancata educazione al rispetto...eppure molti uomini, di ogni fascia di età, continuano a infierire sulle donne, non molto timorosi delle conseguenze in cui potrebbero incorrere. E se forse già la prima risposta da darsi fosse un inasprimento delle sanzioni, e la certezza della della pena, senza più sconti per accorciarla?