Polizia di Stato - Questura di Varese - Squadra Mobile - Arresto di un cittadino Italiano di anni 45.
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- 29 maggio 2016 Varese
Polizia di Stato - Questura di Varese - Squadra Mobile - Arresto di un cittadino Italiano di anni 45. Nella tarda mattinata di giovedì 26 maggio, la Squadra Mobile – Sezione Antidroga - della Questura di Varese, ha tratto in arresto un cittadino Italiano di anni 45, pluripregiudicato, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di hashish e cocaina, ricettazione e detenzione abusiva di armi comuni da sparo, di cui una alterata. Il tutto trae origine da una serie di segnalazioni, pervenute in...
Polizia di Stato - Questura di Varese - Squadra Mobile - Arresto di un cittadino Italiano di anni 45. Nella tarda mattinata di giovedì 26 maggio, la Squadra Mobile – Sezione Antidroga - della Questura di Varese, ha tratto in arresto un cittadino Italiano di anni 45, pluripregiudicato, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di hashish e cocaina, ricettazione e detenzione abusiva di armi comuni da sparo, di cui una alterata. Il tutto trae origine da una serie di segnalazioni, pervenute in forma confidenziale a personale della Sezione Antidroga, le quali rappresentavano che, in un caseggiato sito nel rione San Fermo, vi era uno strano andirivieni di persone, soprattutto nelle ore serali, i cui comportamenti facevano supporre che vi potesse essere in corso un’attività di spaccio “a domicilio”. I successivi accertamenti, hanno permesso di identificare il presunto spacciatore per un pluripregiudicato Italiano di 45 anni, residente con la famiglia proprio in quel caseggiato, già conosciuto a questi Uffici. Dalle prime ore della mattinata, veniva effettuato un appostamento in zona, con tutte le difficoltà che un quartiere così difficile presenta fino a quando, con un escamotage, uno degli Agenti invitava ad uscire dalla casa l’uomo che, una volta aperta la porta dell’appartamento, veniva bloccato. Da subito, nonostante dichiarasse non detenere niente, l’uomo manifestava uno stato agitativo, che faceva presagire che all’interno della casa vi fosse effettivamente qualcosa di “illecito”. La perquisizione domiciliare, solo grazie alla meticolosità degli Operatori, permetteva di rinvenire circa 100 grammi di hashish e alcuni grammi di cocaina, abilmente occultati in un incavo del mobile cucina, ove vi era istallato il forno funzionante. Dopo il rinvenimento della droga, il comportamento dell’uomo, stranamente, non è mutato e questo, ha indotto gli Agenti a proseguire con più incisione nell’attività che ha infatti portato a rinvenire, in un armadio della camera, nascosta da tutta una serie di indumenti ben piegati e riposti, una sacca contenente un fucile a canne mozze carico pronto all’uso, alcune cartucce di scorta, un revolver funzionante anch’esso con cartucce, una pistola tipo semiautomatica a gas in corso di accertamento se modificata, oltre a due passamontagna e guanti, materiali questi, unitamente alle armi, ritenuti di probabile utilizzo per la commissione di reati contro il patrimonio. Oltre a ciò, sono stati rinvenuti svariati documenti di identità intestati ad altre persone, presumibile provento di furto, o comunque detenuti ingiustificatamente. L’uomo, è stato arrestato dai medesimi Agenti che, nell’agosto del 2009, lo avevano sorpreso mentre si accingeva a “prendersi cura” di una sua personale serra composta da circa 1500 piante di marijuana, individuata all’interno di un bosco di quel quartiere; ciò era costato all’uomo, con i successivi cumuli pena per altri reati sia contro il patrimonio che contro la persona, la detenzione in carcere e successiva riabilitazione (affidamento ai servizi sociali), fino al novembre 2015. L’uomo è stato quindi tratto in arresto, per la detenzione ai fini di spaccio della droga, la detenzione abusiva delle armi e la ricettazione delle stesse e, su disposizione del P.M. di turno, associato presso la locale Casa Circondariale. Sono ovviamente in corso tutti quegli accertamenti tecnico/balistici, atti a verificare se le armi rinvenute, possano essere state utilizzate per commettere dei crimini. Ancora una volta, il rione San Fermo viene colpito da un’operazione della Polizia di Stato che, in quella zona, sta trovando numerosi cittadini disponibili a fornire indicazioni utili ad “incastrare” soggetti, che nulla hanno a che fare con la vita sociale di quella comunità. È giusto ricordare che solo nel trascorso novembre 2015, proprio grazie alla collaborazione di alcuni cittadini di quel rione, si è conclusa l’operazione “SAN FERMO”, che ha visto l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare oltre a indagati e numerosi perquisiti, tutti per spaccio di cocaina e hashish. IL RESPONSABILE RELAZIONI ESTERNE Comm. Capo dott. MARSICO Luigi