Appassionati di avifauna e ornitologi riuniti il 24 febbraio a Varese per il Congresso nazionale, il Day ospitato dall’Università degli Studi dell’Insubria.

Il tema centrale del dibattito saranno le aree umide e gli uccelli acquatici: laghi, fiumi e paludi rappresentano infatti un elemento distintivo del territorio insubre e, più in generale, della regione Lombardia Varese diventerà idealmente “capitale per un giorno” dell’ornitologia italiana. L’Università degli Studi dell’Insubria ospiterà, infatti, sabato 24 febbraio la quinta edizione del CISO Day, Convegno Nazionale promosso dal Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO), l’associazione nazionale che riunisce i ricercatori ma anche gli appassionati di avifauna, in collaborazione con il GIO (Gruppo Insubrico di Ornitologia) e il Dipartimento di Scienze Teoriche ed Applicate dell’Università dell’Insubria. «Il ruolo “cardine” che il nostro Ateneo ha assunto nel corso dei suoi primi 20 anni di storia, nell’ambito della promozione della ricerca e della divulgazione scientifica in particolare in campo ambientale e faunistico - sottolinea il prof. Adriano Martinoli, docente di Zoologia dell’Università degli Studi dell’Insubria - è un valore aggiunto di grande rilevanza sia per sensibilizzare adeguatamente i cittadini rispetto a un patrimonio naturalistico ambientale di immenso valore che contraddistingue il nostro territorio, sia per promuovere sinergie strategiche tra Enti, Gruppi e Fondazioni che possono trovare un denominatore comune nella collaborazione con l’Università su temi caratterizzati da una multidisciplinarietà ampia, variegata e spesso complessa da affrontare. » «La collaborazione con il Gruppo Insubrico di Ornitologia, ad esempio, » specifica Martinoli, «prosegue ormai da più di 15 anni, da quando il nostro gruppo di ricerca, guidato allora dal Professor Guido Tosi, ha curato con il GIO l’Atlante Ornitologico Georeferenziato della Provincia di Varese, un altro importante contributo alla conoscenza delle risorse naturali del territorio provinciale, la cui pubblicazione nel 2007 è stata promossa dalla Provincia di Varese». «Le edizioni precedenti del CISO Day - ricordano Alessandra Gagliardi e Alessio Martinoli, che con Damiano Preatoni fanno parte del team di ricerca che si è occupato dell’organizzazione dell’edizione 2018 - sono state organizzate a partire dal 2012 a Venezia, Roma, Padova e Napoli, hanno visto la partecipazione di centinaia di ricercatori e appassionati confrontarsi su temi di ricerca ampi e diversificati per definire al meglio le strategie di conservazione e valorizzazione dell’ornitofauna, per sfruttare pienamente le potenzialità delle tecnologie emergenti nelle indagini ornitologiche, per valutare le dinamiche distributive delle specie nel nostro Paese». Per questa edizione, che vedrà la “Città giardino” ospitare il CISO Day, il tema centrale del dibattito saranno le aree umide e gli uccelli acquatici, come aironi, anatre, svassi. Tema non casuale, dato che le aree umide come laghi, fiumi e paludi rappresentano un elemento distintivo del territorio insubre e, più in generale, della regione Lombardia, che rappresenta una delle aree più importanti a livello europeo proprio per la presenza delle numerose colonie di aironi (le cosiddette “garzaie”), sparse tra Lomellina, Fiume Ticino sino all’area prealpina. Dalle ore 10.00 alle 17.00, nell’Aula Magna Granero Porati, di via Dunant 3, si succederanno relazioni tenute dai principali esponenti della ricerca ornitologica in Italia, afferenti ad Università, enti, associazioni e fondazioni. Per partecipare e per ulteriori informazioni è necessario iscriversi mandando una mail a  gruppoinsubricoornitologia@gmail.com. La quota di partecipazione di 10 € verrà versata direttamente sabato mattina presso la sede del convegno. Nella pausa pranzo si potrà usufruire della vicina Mensa Fuoricontesto Officine Jarit, che sarà attiva solo per i partecipanti al CISO Day, al costo di 10 euro a carico di ogni partecipante. Il programma completo è consultabile alla pagina http://ciso-coi.it/archives/2239 Varese 23 febbraio 2018 La Redazione