20 anni dell’Università degli Studi dell’Insubria
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- 20 febbraio 2018 Varese
20 anni dell’Università. Si è svolta a Varese, nell’Aula Magna di via Ravasi, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2017-18 dell’Università degli Studi dell’Insubria, il ventesimo dalla fondazione.
Questo è un anno particolare per l’Università dell’Insubria visto che ricorre il ventesimo anniversario dalla sua istituzione. E’ un anno particolare anche per il Rettore e il ProRettore visto che siamo ormai giunti quasi a ...
20 anni dell’Università. Si è svolta a Varese, nell’Aula Magna di via Ravasi, la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2017-18 dell’Università degli Studi dell’Insubria, il ventesimo dalla fondazione.
Questo è un anno particolare per l’Università dell’Insubria visto che ricorre il ventesimo anniversario dalla sua istituzione. E’ un anno particolare anche per il Rettore e il ProRettore visto che siamo ormai giunti quasi a fine mandato. Abbiamo ereditato dai nostri predecessori una situazione in cui diversi progetti di sviluppo dell’Ateneo erano stati iniziati ma non ancora conclusi. È stato nostro compito importante portare a conclusione una buona parte di questi progetti: a Como ad esempio, nel primo anno del nostro mandato abbiamo inaugurato la Manica Lunga che ha rappresentato un importante completamento del polo didattico di S. Abbondio. A Varese abbiamo portato a compimento, aperto e reso fruibile il Collegio Carlo Cattaneo e poi il Palazzetto Sportivo, completando in modo significativo il campus di Bizzozero. A Como abbiamo anche completato i lavori e reso fruibile la palazzina dei laboratori nel polo didattico di via Valleggio, che ha rappresentato un importante progresso per il nostro polo scientifico di Como, che ci ha permesso di chiudere la sede di via Lucini, portando tutti i nostri chimici nello stesso polo degli altri colleghi delle scienze dure. Anche la sede di via Garibaldi a Como è stata chiusa in concomitanza con l’apertura della Manica Lunga. La realizzazione di questi progetti ha permesso all’Ateneo di compiere un rilevante salto di qualità in termini di risorse infrastrutturali a disposizione. Inoltre in questo modo abbiamo potuto compiere un importante processo di razionalizzazione delle nostre sedi con la chiusura di quelle periferiche più distanti e l’accentramento delle attività accademiche in poli didattici e di ricerca ben definiti, sfruttando così meglio quelle economie di scopo, su cui lo stesso termine universitas si basa. Se guardiamo ai dati della domanda di servizi universitari da parte degli studenti, non possiamo che essere molto soddisfatti: l’Università dell’Insubria continua ad avere un gran successo in entrambe le sedi. Le immatricolazioni complessive nel corso dell’ultimo anno accademico sono aumentate del 19% portando l’Insubria al di sopra del livello delle 3500 (tremilacinquecento) matricole e in termini di iscritti complessivi ci attestiamo a 10592 (diecimilacinquecentonovantadue) studenti, avendo abbondantemente superato i 10000 studenti. Il superamento della cifra dei diecimila studenti rappresenta un simbolo importante del nostro sviluppo recente, visto che, nelle classificazioni ministeriali, l’ateneo viene considerato non più di piccole dimensioni ma di medie dimensioni. Estremamente promettente in un’ottica di medio-lungo periodo è poi l’inserimento ufficiale sancito dalla regione Lombardia dell’Ospedale S. Anna di Como nel polo formativo sanitario dell’Università dell’Insubria, che abbiamo festeggiato il mese scorso. Continuiamo a credere fermamente nella stretta collaborazione con le altre istituzioni del territorio in un gioco di squadra che abbia come fine la formazione degli studenti: scuola, università, imprese ed enti pubblici territoriali. Molto è stato fatto ma molto rimane ancora da fare. Con la passione per il nostro lavoro che ci contraddistingue e ben consapevoli delle nostre responsabilità sociali, ringraziando dell’attenzione, rivolgiamo un caloroso augurio per un’ottima continuazione di un grande anno accademico, il 2017-2018.