Diesel Euro3 in Padania: no per andare a lavorare, si per il tempo libero.

Le nuove norme entrate da poco in vigore nelle regioni padane che limitano la circolazione dei veicoli obsoleti riguardano l’uso per recarsi al lavoro, ma non per andare a passeggio o in vacanza.

Tutto parte dell’accordo sottoscritto a Bologna il 29 giugno 2017 nel corso del G7 dell'ambiente tra l’allora ministro dell’ambiente dei governi Renzi e Gentiloni Gian Luca Galletti e i presidenti delle regioni Lombardia (Roberto Maroni), Piemonte (Sergio Chiamparino), Veneto (Luca Zaia) ed Emilia-Romagna (Stefano Bonaccini).
L'intesa ha preso il nome di “accordo di bacino Padano per l'attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell'aria”.
In Lombardia l’accordo è stato adottato con delibera di Giunta Regionale n.6675 del 7 giugno 2017.
Le misure previste nell’accordo sono rivolte prioritariamente al settore del traffico stradale con limitazioni per le vetture obsolete in circolazione, ai generatori domestici di calore con combustione a legna, alle combustioni all’aperto e al contenimento delle emissioni di anidride carbonica delle attività agricole e zootecniche.
La prima conseguenza di quell’accordo e delle successive delibere di giunta regionale è che dal primo ottobre e fino al 31 marzo 2019 sono scattate, nelle regioni del nord Italia interessate, le limitazioni ad alcuni veicoli a motore datati.
A regime le limitazioni riguarderanno quasi 3 milioni di veicoli.
In Lombardia la limitazione riguarda tutte le auto a benzina Euro0 e quelle diesel fino a Euro3.
Il blocco parte dalle 7:30 del mattino e finisce alle 19:30 dei giorni feriali nei 209 comuni di fascia 1 e in quelli con popolazione superiore ai 30.000 abitanti appartenenti alla Fascia 2.
Per i veicoli Euro3 la circolazione è comunque permessa nei giorni festivi anche infrasettimanali e la circolazione è invece libera per i mezzi alimentati a metano GPL elettrici ibridi e quelli con più di 3 persone a bordo qualunque sia il tipo di alimentazione.
Leggermente diversa è l'applicazione in Piemonte dove il divieto è dalle 8:30 del mattino alle 18:30 nei giorni feriali da lunedì a venerdì per i veicoli Euro3 adibiti al trasporto di persone e per tutti i veicoli per il trasporto di merci delle categorie N1, N2 e N3 e dall'anno prossimo il divieto sarà estesa anche agli Euro4.
In Veneto il divieto è sempre dalle 8:30 alle 18:30 dal lunedì al venerdì e riguarda tutti i diesel fino a Euro 3 e benzina Euro 0 e 1 (eccetto il periodo dal 17 dicembre al 6 gennaio) e infine in Emilia Romagna il divieto vale in 30 comuni e la stessa limitazione è valida anche per i veicoli Euro4.
Inoltre, in applicazione dell’accordo, entro il 1° ottobre 2020 la limitazione sarà estese alla categoria diesel Euro4 e entro il 1° ottobre 2025 anche alla categoria diesel “Euro 5”.
In pratica i limiti posti riguardano fondamentalmente l’uso delle auto obsolete per le attività lavorative quotidiane consentendone l’uso solo per attività ludiche da svolgere durante le serate, le nottate, i giorni festivi o per andare in vacanza.
Le diesel Euro3 la cui circolazione è vietata negli orari lavorativi invernali mentre è lasciata libera dalle 18 e 30 (19 e 30) fino alle ore 7 e 30 (8 e 30) del mattino, nelle giornate festive anche infrasettimanali e dal 1° aprile al 30 di settembre.
Ovviamente le categorie di utenti colpite, data l’obsolescenza dei mezzi sui quali si applicano le limitazioni, sono quelle meno abbienti e spesso impossibilitate ad acquistare veicoli più moderni e costosi, che si trovano a combattere quotidianamente con servizi di trasporto pubblici trascurati e inefficienti che non sono in grado di rispondere alla domanda di trasporto di coloro che sono costretti a spostarsi ogni giorno.
L’accordo di bacino Padano per l'attuazione di misure congiunte per il miglioramento della qualità dell'aria di fatto colpisce le fasce di utenti più deboli e più bisognose (potendo tutti vorrebbero viaggiare con gli ultimi costosi modelli altamente tecnologici e non essere costretti a muoversi con vecchie carette inquinanti e malandate) che sono trattate vergognosamente da un trasporto pubblico su rotaia trasandato, inefficiente e con materiale rotante conciato molto peggio delle auto che si vogliono limitare.
Il trasporto pubblico su rotaia non funziona correttamente, ha ritardi continui, treni soppressi, riscaldamento fuori uso, sporcizia.
I politici che governano dovrebbero sposare l’idea del fare rispetto a quella del proibire e multare per fare cassa sempre dalle tasche dei soliti utenti che già sono in difficoltà per conto loro.