Trenord, obiettivo di Regione Lombardia è tutelare i pendolari

"Il nostro obiettivo è quello di tutelare i pendolari. E in questa fase emergenziale ognuno deve assumersi le proprie responsabilità", lo ha detto l'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, intervenendo in V Commissione durante l'audizione dell'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri.

"Regione Lombardia - ha spiegato Claudia Maria Terzi - ha investito più di tutti, mentre la collaborazione di Trenitalia è sempre stata insufficiente e sono mancati gli investimenti sulla rete di Rfi.

Per questi motivi, oggi ci troviamo in una situazione disastrosa evidente a tutti. Ciò nonostante ci abbiamo messo la faccia fin da subito e ci stiamo dando da fare per garantire un servizio ferroviario degno di questo nome".

"Ricordo infatti - ha detto Claudia Maria Terzi - che Regione Lombardia ha investito 3 miliardi in Trenord (1,4 miliardi fino adesso e 1,6 per l'acquisto di nuovi treni), mentre Trenitalia ha messo solo 170 milioni di euro.

Visti questi numeri, che parlano da soli, occorre fare le debite proporzioni anche in ordine alle responsabilità della situazione attuale".

La direzione è quella di ripartire con l'obiettivo, immediato e nell'emergenza, "di tutelare i pendolari. Questo abbiamo chiesto a Trenord rispetto al piano emergenziale che abbiamo ricevuto ieri sera e che dobbiamo analizzare nel dettaglio".

"In una situazione in cui si è costretti a scegliere - ha aggiunto Terzi - il nostro scopo è quello di tutelare i pendolari.

Se dobbiamo scegliere tra la tutela dei pendolari e quella di continuare a far andare treni con 20 persone a bordo nei festivi, scelgo la prima opzione".

L'assessore ha poi richiamato l'assunzione di responsabilità della Giunta e del presidente Fontana che, all'inizio del suo mandato, aveva chiesto scusa rispetto ad una situazione ereditata.

"Ci siamo assunti una responsabilità non solo politica - ha aggiunto Terzi - ma anche amministrativa intervenendo a gamba tesa sull'organizzazione della società e modificandola in maniera significativa.

Non è stato semplice, anche per il fatto che Trenord non è della Regione Lombardia, ma al 50% di FNM e al 50% di Trenitalia che, dunque, è parte integrante del sistema ferroviario regionale".

Claudia Maria Terzi ha anche ricordato come fino a qualche fino a qualche mese fa "c'erano Governi di centrosinistra che avevano nominato amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini".

"E' stato lui - ha continuato - a dire che Trenord si sarebbe potuta scordare anche un solo treno aggiuntivo se la maggioranza della società stessa non fosse finita nelle sue mani.

Per cinque anni c'è stato un Governo che non ha investito in Lombardia, nè per acquistare i treni né per migliorare la rete".

Da qui l'invito affinchè ognuno si assuma la responsabilità di contribuire a far funzionare un sistema ora inadeguato.

Terzi ha evidenziato che "Il piano di cui ha parlato l'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, è di emergenza, e viaggia parallelamente agli interventi strutturali che la Regione ha già messo in atto con l'acquisto di 161 nuovi treni".

"Sarebbe quindi il caso - ha aggiunto l'assessore - che anche Rfi, che risponde direttamente al ministro dei Trasporti, metta in campo con altrettanta tempestività azioni per migliorare l'efficienza della rete.

Sarebbe altrettanto opportuno che i consiglieri che hanno un contatto diretto con il ministro Toninelli gli facciano presente che, se proprio bisogna dare un ordine di priorità agli interventi di Rfi, la Lombardia - che produce buona parte del Pil di Rfi - sia messa in cima alla lista".

L'assessore ha concluso il suo intervento ricordando che in occasione di ogni cambio orario vengono convocate le riunioni dei quadranti che sono aperte anche ai consiglieri.

"Noi e il Consiglio rappresentiamo la Regione Lombardia - ha concluso Terzi - e quindi dobbiamo trovare insieme soluzioni per far viaggiare i pendolari in maniera decente".