FIGC, Giorgetti: "Riforme subito o interviene il Governo"
Al Corriere dello Sport il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport, il varesino Giancarlo Giorgetti, ha affermato che "Il Governo è attento e decisamente sensibile allo sport, garantisce l'autonomia alla federcalcio, ma se il sistema non ce la fa da solo è pronto a intervenire".
Tifoso del Southampton, Giorgetti dall'Inghilterra riprenderebbe "il controllo dell'accesso alla proprietà di un club. L'FA ha regole precise ed è inflessibile, pensi soltanto a come è stato trattato Cellino a Leeds. L'hanno sostanzialmente costretto a vendere".
Ha parlato con il presidente in pectore della Figc, "Gravina candidato unico. Sembra normale? Il calcio italiano non è in grado di offrire un'alternativa. L'ho incontrato, abbiamo parlato, mi ha spiegato che vuole cambiare, ha un programma ambizioso, ma per fare la metà delle cose che ha inserito nel testo occorrerebbero venticinque anni. La riforma della giustizia sportiva è uno dei punti chiave. E lo è anche quella della Lega Pro che così com'è concepita non ha ragione di esistere, non può funzionare, non è sostenibile. Mi auguro si renda conto che devono cambiare anche molte facce".
"Non si poteva andare avanti così - ha proseguito Giorgetti - Se il calcio italiano fosse in grado di garantire legittimità, fluidità, moralità e regolarità ai campionati nessun si permetterebbe mai di intervenire con la politica. La norma è al momento l'unico modo per assicurare una decisione in tempi certi come si conviene a un Paese civile".