AUTONOMIA DIFFERENZIATA, BONA: "FINALMENTE I TERRITORI AL CENTRO DELLA POLITICA
"Finalmente ci portiamo a pieno titolo nella macroregione che ha avviato un processo di attribuzione di nuove competenze e conseguentemente anche di nuove risorse.
Lo facciamo in estremo ritardo e solo dopo la sollecitazione del gruppo di Forza Italia". Così il consigliere regionale del Lago Maggiore Luca Bona, relatore di minoranza della delibera regionale per iniziare la trattativa con lo Stato per ottenere una autonomia differenziata. Una delibera che da peraltro seguito proprio ad un ordine del giorno dello stesso Bona approvato poi all'unanimità dei votanti dal Consiglio.
"Un ulteriore contributo a questa delibera - spiega Bona - si è tradotto in alcuni emendamenti che sono stati inseriti e approvati all'unanimità che vanno nella direzione di dare in futuro la possibilità alla Regione Piemonte di dialogare direttamente con le Regioni vicine e con gli Stati confinanti per stringere migliori accordi economici per i piemontesi e per ottimizzare la Governance, la fiscalità e le infrastrutture del nostro Ente".
Conclude il Consigliere novarese: "La strada è tracciata. Ero entrato in Consiglio regionale per assicurare ai miei concittadini di essere centro e non più periferia della politica. Credo che se riusciremo ad ottenere dal Governo tutte le competenze richieste, trattenendo nel nostro territorio più risorse possibili anche dal residuo fiscale, compieremo una rivoluzione copernicana capace di creare benessere per la nostra terra".
Lo facciamo in estremo ritardo e solo dopo la sollecitazione del gruppo di Forza Italia". Così il consigliere regionale del Lago Maggiore Luca Bona, relatore di minoranza della delibera regionale per iniziare la trattativa con lo Stato per ottenere una autonomia differenziata. Una delibera che da peraltro seguito proprio ad un ordine del giorno dello stesso Bona approvato poi all'unanimità dei votanti dal Consiglio.
"Un ulteriore contributo a questa delibera - spiega Bona - si è tradotto in alcuni emendamenti che sono stati inseriti e approvati all'unanimità che vanno nella direzione di dare in futuro la possibilità alla Regione Piemonte di dialogare direttamente con le Regioni vicine e con gli Stati confinanti per stringere migliori accordi economici per i piemontesi e per ottimizzare la Governance, la fiscalità e le infrastrutture del nostro Ente".
Conclude il Consigliere novarese: "La strada è tracciata. Ero entrato in Consiglio regionale per assicurare ai miei concittadini di essere centro e non più periferia della politica. Credo che se riusciremo ad ottenere dal Governo tutte le competenze richieste, trattenendo nel nostro territorio più risorse possibili anche dal residuo fiscale, compieremo una rivoluzione copernicana capace di creare benessere per la nostra terra".